Sono passati quasi quindici anni da quando, il 18 aprile 2003, il compianto Giovanni Stasi, con propria determinazione (la 143), diede esecuzione alla delibera della Giunta Comunale n. 29 del 6 febbraio 2003 con la quale fu deciso di “realizzare n. 2 impianti igienico – sanitari per autocaravan in transito nella città”.
Quei bagni al Quartiere Fieristico non ci sono più e quell’angolo del piazzale da anni, ormai, è al degrado.
Qualche giorno fa Paolo Pulli, consigliere comunale del M5S, ha ricordato, attraverso le pagine di Quotidiano, quanto siano utili quei servizi da mettere a disposizione dei numerosi “camperisti” che giungono nel Salento ormai in tutte le stagioni.
Si è limitato al suggerimento politico ma avrebbe anche potuto documentarsi per capire perché e da chi gli impianti realizzati dalla ditta “Idrotermica Romano da Collemeto” sono stati distrutti.
Avrebbe scoperto che erano allacciati alle condotte idriche e fognanti dei padiglioni della Fiera e, purtroppo, hanno seguito la triste sorte di quelle sfortunate strutture.
Nel 2003 costarono 1800 euro. Oggi, allocandoli in prossimità dei bagni che sono a servizio del mercato settimanale, si potrebbero realizzare con una spesa che, secondo stime attendibili, si aggira intorno ai 3000 euro.
Probabilmente fra le pieghe dell’asfittico Bilancio comunale questi denari si potrebbero trovare. Loredana Tundo, assessore ai lavori pubblici, ha qualche idea?