Sequestrato intero stabilimento balneare

Il 12 agosto il magistrato ha concesso la facoltà d'uso

Si sono concluse nella tarda giornata di martedì, le verifiche  dei militari della Guardia Costiera di Gallipoli, presso uno stabilimento balneare di Santa Maria al Bagno. Dagli accertamenti sarebbero emerse numerose anomalie, alcune delle quali in danno delle bellezze naturali e paesaggistiche in un tratto di costa ionica di particolare pregio naturalistico come quella interessata dalle verifiche.
Gli accertamenti, particolarmente complessi, hanno permesso di appurare che la Società che ha commissionato la realizzazione dello opere a servizio dello stabilimento balneare, non risulta intestataria di alcun titolo concessorio,  pertanto, oltre al suo legale rappresentante, sono stati denunciati, in stato di libertà, all’Autorità Giudiziaria, anche gli effettivi concessionari dell’area demaniale, e il direttore di cantiere, "per aver realizzato opere in assenza di permesso di costruire, di concessione demaniale, oltre che dei relativi pareri obbligatori e vincolanti di natura paesaggistica in quanto aree sottoposte a vincolo".
Al fine di non aggravare le conseguenze dei reati ipotizzati, i militari hanno operato un sequestro urgente, apponendo i sigilli, a tutte le strutture rinvenute sul demanio marittimo tra cui pedane, opere metalliche, docce, servizi igienici e relativi collegamenti per lo scarico non autorizzato recapitante nella fogna cittadina, impianti elettrici, scalette in metallo infisse direttamente, con ampie forature, alla scogliera sottostante.
Oltre ai reati a spiccata connotazione ambientale, sarebbero emerse, altresì, occupazioni abusive di aree demaniali marittime nonché innovazioni non autorizzate su aree in concessione.

Il 12 agosto il magistrato ha concesso la facoltà d'uso.

Giovedì, 11 Agosto, 2016 - 00:06

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