Sequestrati 30000 articoli cinesi spacciati come italiani
Gli uomini della Guardia di Finanza di Casarano hanno sequestrato, presso una società del basso Salento che si occupa di commercio all’ingrosso, oltre 30 mila articoli di fabbricazione cinese, utilizzati in estetica, che sarebbero stati venduti come prodotti nazionali. Si tratta, in particolare, di merce costituita essenzialmente da kit per il trattamento delle unghie e prodotti per il viso che, se commercializzati, avrebbero fruttato la somma di circa mezzo milione di euro.
L’attività che ha portato all’ingente sequestro si è sviluppata dapprima attraverso l’individuazione della società, operante nel settore dell’ e-commerce, successivamente con il controllo del deposito adibito allo stoccaggio della merce destinata alla vendita online.
L’esame della documentazione contabile ha poi consentito di accertare la provenienza cinese dei prodotti e di scoprire il tentativo di ingannare il consumatore apponendo un marchio e scritte che avrebbero indotto a ritenerli di fabbricazione italiana.
L’amministratore unico della società, un 30enne della zona, è stato denunciato alla competente autorità giudiziaria per il reato previsto dall’articolo 517 del codice penale (“Vendita di prodotti industriali con segni mendaci”) che punisce con la reclusione fino a due anni e con la multa fino a ventimila euro “chiunque pone in vendita o mette altrimenti in circolazione opere dell'ingegno o prodotti industriali, con nomi, marchi o segni distintivi nazionali o esteri, atti a indurre in inganno il compratore sull'origine, provenienza o qualità dell'opera o del prodotto”.
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