Sequestrate cento tonnellate di fuochi pirotecnici

Fino ad oggi sono circa 100 le tonnellate di fuochi pirotecnici di fabbricazione illegale sequestrati dalla Guardia di Finanza nel corso dei servizi di prevenzione e di controllo del territorio nazionale con un incremento di oltre il 70% rispetto al 2012. Si tratta di materiali esplodenti destinati ad essere utilizzati durante i festeggiamenti di fine anno, mettendo in serio pericolo l’incolumità delle stesse persone che li avrebbero maneggiati. Complessivamente sono state denunciate 50 persone di cui due tratte in arresto per illecita detenzione e vendita di prodotti esplosivi.
Tra i casi più eclatanti si segnala il sequestro record di 78 tonnellate effettuato prima di Natale nel porto di Gioia Tauro. I fuochi pirotecnici illegali, in transito per l’Italia, erano stivati in tre containers, imbarcati all'interno di motonavi transoceaniche provenienti dal porto cinese di Ningbo, con documenti che dichiaravano un carico di giocattoli destinato a Durazzo, in Albania.
Le Fiamme Gialle con l’approssimarsi delle festività natalizie hanno intensificato i servizi di controllo economico su tutto il territorio nazionale. Proprio grazie a tale attività, a soli 50 metri da un edificio scolastico, nella provincia di Napoli, è stato sequestrato un casolare adibito a fabbrica clandestina di fuochi d'artificio artigianali, all’interno del quale sono stati rinvenuti circa 30 mila ordigni esplosivi già confezionati e pronti per essere rivenduti nel mercato illegale, nonché tutto il materiale necessario per il loro confezionamento.
Significativi sequestri sono stati comunque eseguiti su tutto il territorio nazionale, tra cui:  a Cosenza circa 2,5 tonnellate di botti illegali occultati in quattro automezzi, tra furgoni ed autovetture, che si erano appena approvvigionati presso depositi clandestini; a Bari circa 2 tonnellate di prodotti esplodenti, di cui una buona parte realizzata artigianalmente, occultati in casolari agricoli, locali e depositi clandestini, ma anche detenuti e venduti presso esercizi commerciali senza licenza e con l’inosservanza delle più elementari norme di sicurezza; a Caserta circa 1,3 tonnellate di materiale pirotecnico occultato in box e garage privati adiacenti a civili abitazioni; a Latina circa 3 tonnellate di artifizi pirotecnici illegali all’interno di un capannone di 250 metri quadrati; a Milano e Varese un totale di circa 3,5 tonnellate, distribuite attraverso una rete di commercializzazione non autorizzata presso negozi ed esercizi, gestiti anche da cittadini di etnia cinese. Molti dei negozi controllati erano posizionati all’interno di complessi commerciali, spesso anche in edifici residenziali e, in un caso, addirittura vicino ad un distributore di carburante.

Giovedì, 2 Gennaio, 2014 - 00:03