Scuole fredde, Gabellone promette il caldo fino alle 12

Lungo e articolato confronto, non solo con i ragazzi di “Carpe Diem”, per il Presidente della Provincia di Lecce, che questa mattina su sollecitazione di numerosi rappresentanti di istituto dei ragazzi di tante scuole secondarie superiori del Salento ha incontrato gli stessi al culmine della convocazione richiesta dall’associazione studentesca “Carpe Diem”. Il Presidente della Provincia ha ribadito ad ampio raggio non solo i confini dell’emergenza-riscaldamenti nelle scuole, ma anche tutte le altre criticità che rischiano di investire il mondo dell’istruzione nei prossimi mesi per effetto del vuoto di competenze, poteri e risorse determinatosi con lo svuota-Province e la riforma Del Rio.
“Già nel 2016 – ha detto Gabellone – sono attese ulteriori novità normative per la gestione delle scuole, che intanto vivono una condizione di incertezza sul loro stesso presente, che impedisce di provvedere anche solo al pagamento delle utenze di luce, telefono e acqua. La Provincia riuscirà – è questo l’impegno assunto da Gabellone – a tenere fede alla promessa di razionalizzare il più possibile risorse e accensioni nei singoli istituti, coprendo 5 ore giornaliere e sempre durante le lezioni, portando i termosifoni all’accensione almeno sino alle 12.
Questa scelta è la scelta della responsabilità, del senso del dovere verso i nostri giovani, e non la scelta che invece ci avrebbe imposto la fredda e rigida esigenza di bilancio, che ad oggi ci dice che non sappiamo come far fronte alle spese future”.
Gabellone ha risposto alle domande e alle sollecitazioni della cinquantina di ragazzi presenti e delegati da ogni scuola della zona, chiedendo ai ragazzi di “fare fronte comune anche a livello di studio e approfondimento della materia dei tagli agli enti locali e delle difficoltà in cui operano le amministrazioni pubbliche”.
Ha partecipato alla riunione il Sindaco di Lecce Paolo Perrone, che ha messo anche il Comune di Lecce a disposizione dei ragazzi per ogni eventuale ipotesi di collaborazione sulle soluzioni ai problemi della popolazione studentesca, ed il Consigliere Regionale Saverio Congedo, per cui questa situazione drammatica “è solo conseguenza di una riforma pasticciata che ha prodotto caos istituzionale, per cui non si comprende chi fa cosa e con quali risorse. Nemmeno il più pessimista avrebbe immaginato che a farne le spese sarebbe stato il diritto allo studio. A questo punto è urgente approvare la Legge Regionale di riordino di queste funzioni e di queste competenze”.

 

Giovedì, 15 Gennaio, 2015 - 00:05