Scoperta casa d'appuntamenti in Via Vecchia Frigole. Ai domiciliari la coppia di presunti gestori
Le indagini sono partite dopo che gli uomini della Polizia di Stato hanno letto alcuni annunci pubblicitari che, sotto la voce “Salute, cure estetiche”, indicavano una villetta sulla via Vecchia Frigole a Lecce come sede di un Centro massaggi e relax. L’annuncio,“benessere, relax, eleganza, riservatezza, un mix esclusivo per stare bene in nostra compagnia. Trattamenti esclusivi e personalizzati”, seguito da un numero di cellulare, riportato su di un quotidiano, attirava l’interesse degli investigatori che, da accertamenti sull’utenza telefonica, risalivano all’associazione Sportiva Dilettantistica denominata “Il tempio di Afrodite” con sede legale a Lecce, di cui è legale rappresentante E. C. nato ad Altamura nel 1958. Anche un altro annuncio dello stesso tenore “Fresh-ice massage solo da noi in esclusiva per il tuo benessere. Riservatezza, classe, eleganza. Solo su prenotazione,” seguito da altro numero di cellulare, riconduceva alla stessa persona.
Ulteriori accertamenti presso l’Agenzia delle Entrate consentivano di acclarare che sempre nella stessa villetta aveva sede un’altra associazione “Il Sogno di Afrodite”, il cui legale rappresentante ancora una volta risultava essere lo stesso E. C..
L’uomo, peraltro stava per aprire a Casarano un’altra associazione denominata “Il tempio di Hamman” di cui era amministratore unico, oltre ad essere legale rappresentante di un'ulteriore associazione denominata “Yoga Maithuna” con sede legale a Bari.
Gli operatori della Squadra mobile, hanno perciò iniziato un’intensa attività investigativa che li ha subito portati a scoprire un giro di prostituzione nell’ambito del qualel'uomo svolgeva compiti di gestione, coadiuvato da P. A., ventiseienne nata Ceglie Messapica con compiti organizzativi e di controllo.
Per attirare i clienti, i due indagati si sarebbero anche inventati promozioni per i più fedeli, tenendo aperto il centro benessere oltre l’orario ed anche di sabato per venire incontro alle loro esigenze.
Le ragazze inserite nel circuito avevano diritto solo al 40% dei guadagni. Ai clienti più affezionati veniva rilasciata una fidality card che dava diritto a degli sconti. Il tariffario, a seconda del tipo di prestazione e della durata, variava da 80 a 130 euro.
Le dettagliate risultanze investigative hanno portato all’emissione di un’ordinanza di arresti domiciliare nei confronti dei due presunti gestori della casa 'chiusa', eseguita nella tarda mattinata di ieri, nonché ad un decreto di sequestro preventivo della struttura in questione. I provvedimenti sono stati emessi dal GIP Brancato, su richiesta del P.M Carducci.
All’interno della villetta, durante l’esecuzione del sequestro il personale della squadra mobile ha rinvenuto numerosa documentazione utile alle indagini.
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