Santa Lucia e Santa Irene lasciano Erchie salutate da monsignor Enzo Pisanello

Si è conclusa ieri l’Ostensione delle spoglie di Santa Lucia e Sant’Irene che dal 24 aprile scorsi sono giunte ad Erchie dopo essere state traslate rispettivamente da Venezia e da Catignano (Pescara).
Un evento storico, attorno al quale si è stretta l’intera comunità di Erchie, e che ha richiamato nella città brindisina diverse decine di migliaia di persone. Undici giorni di festeggiamenti civili e religiosi per rendere omaggio alle due Sante, i cui corpi sono stati collocati nel Santuario di Santa Lucia e nella Chiesa Madre, i monumenti posti uno di fronte all’altro in piazza Umberto I, diventati mèta del continuo pellegrinaggio di fedeli che in migliaia si sono dati appuntamento nella città brindisina.
Per l’ultima volta, dunque, sono state venerate Santa Lucia e Sant’Irene. Alle ore 17  monsignor Vincenzo Pisanello, vescovo galatinese della Diocesi di Oria ha presieduto la Santa Messa di saluto. Subito dopo i corpi di Santa Lucia e Sant’Irene, collocati nelle rispettive teche di cristallo, sono partiti verso "casa".
Le cattive condizioni meteorologiche hanno costretto gli organizzatori a spostare la Santa Messa dall’altare allestito in piazza Umberto I alla Chiesa Madre, apparsa troppo piccola per accogliere i numerosissimi fedeli e pellegrini che si sono stretti con devozione e venerazione attorno alle due Sante. La cerimonia è stata suggestiva e ha vissuto momenti di grande commozione.
A fare un “ritratto” autentico, e permeato di grande spiritualità, di Santa Lucia e di Sant’Irene, due donne martirizzate agli inizi del 300, è stato monsignor Pisanello: “Sono passati 1700 anni ma di loro si ricorda la loro storia, perché ciò che hanno fatto, lo hanno fatto per amore di Gesù Cristo, nel nome e con Gesù Cristo”.  Lucia e Irene rappresentano una testimonianza forte di questo amore perché hanno donato la loro vita al Signore. “Il loro amore – ha spiegato il vescovo di Oria - è stato talmente forte, talmente totalizzante, che ha riempito l’anima di queste due ragazze capaci anche di rinunciare alla propria vita: l’amore per Dio o è cosi o non è amore”.
“Abbiamo vissuto giornate indimenticabili – ha aggiunto don Pietroronzo Cinieri, Rettore dell’unità Pastorale di Erchie (diocesi di Oria) - L’intera comunità si è stretta attorno alle due Sante esprimendo profondi sentimenti di devozione e di fede. Il cuore e la passione, ancora una volta, hanno fatto la differenza”.
Profondamente commosso il sindaco di Erchie, Giuseppe Margheriti: “Nessuna delle due Sante immaginava che 1700 anni dopo si sarebbero incontrate ad Erchie. Non voglio dire addio, ma un arrivederci a Lucia ed Irene: Erchie vi aspetta”.
Lo storico evento ha richiamato nella città brindisina diverse decine di migliaia di persone. Undici giorni di festeggiamenti civili e religiosi per rendere omaggio alle due Sante, i cui corpi sono stati collocati nel Santuario di Santa Lucia e nella Chiesa Madre, Subito dopo la funzione religiosa, sotto una pioggia battente, fedeli e pellegrini hanno voluto pregare e venerare per l’ultima volta le due Sante prima delle loro partenza. Alla Santa Messa, in rappresentanza della Croce rossa italiana, erano presenti le Sorelle Carrozzo e Galeone.

Domenica, 5 Maggio, 2019 - 00:07

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