Salvati due piccoli falchi caduti dal nido costruito sulla chiesa di San Matteo
Due piccoli esemplari di falco sono stati rinvenuti per strada a Lecce. I genitori, una coppia di grillai, avevano nidificato sul tetto di uno dei simboli del barocco leccese, la chiesa di San Matteo, in pieno centro storico. I pulli, di appena tre settimane circa, sono stati soccorsi in due tempi diversi da Claudio Capone, commerciante e artigiano proprietario di Keramos, in via dei Perroni, il quale ha subito allertato la Polizia Municipale, l’assessore all’Ambiente Andrea Guido e il personale del Centro Recupero Animali Selvatici di Calimera.
Il primo dei due piccoli rapaci, trovato lo scorso martedì in condizioni quasi disperate, debilitato e completamente disidratato, nella stradina adiacente alla Chiesa di San Matteo, in via d’Aragona, è stato condotto d’urgenza presso il C.R.A.S. (Centro Recupero Animali Selvatici) dallo stesso signor Capone e preso in cura dalla responsabile della fauna ometerma, Simona Potenza, e dal veterinario Gianluca Nocco i quali terranno i custodia il piccolo fino a quando non tornerà ad alimentarsi in maniera autonoma, probabilmente fra una decina di giorni.
Il secondo, invece, è stato rinvenuto il giorno successivo; era in buone condizioni di salute ed è stato riportato immediatamente sul tetto della chiesa e riposto nel nido materno dove ad attenderlo vi era uno dei due fratellini e dove immediatamente sono accorsi i due genitori.
Suggestivo è stato lo spettacolo che poco dopo si è presentato agli occhi dei passanti increduli quando dal prospetto di San Matteo la famigliola di rapaci ha spiccato il volo ad unisono per riprendere le lezioni di volo e preparare i due pulli al viaggio migratorio che li attende in autunno.
Il falco grillaio, infatti, è un rapace migratorio che staziona nel sud Italia durante la sola stagione estiva, proprio per nidificare e riprodursi, prima di riprendere il volo a fine settembre verso terre più calde.
Grande entusiasmo è stato espresso a riguardo dall’assessore Andrea Guido, il quale ha seguito attentamente il susseguirsi degli avvenimenti. La presenza dei grillai a Lecce, infatti, sta a significare un sostanzioso miglioramento della qualità dell’aria in città. I falchi grillai, cibandosi prettamente di insetti, non nidificano giammai in aree urbane con rilevanti tassi d’inquinamento atmosferico, anche per via della difficoltà nel reperire il cibo.
Ma non è tutto. “Voglia il cielo che la presenza dei falchi a Lecce, tra le cime dei monumenti barocchi, possa diventare una costante negli anni avvenire – ha dichiarato Guido – Il loro stazionamento nei periodi estivi rappresenterebbe un valido aiuto naturale ai nostri interventi di contenimento dei piccioni in città. Se altri grillai scegliessero l’area storica di Lecce, come già è avvenuto a Santa Margherita di Savoia o a Matera, per la nidificazione nel periodo dell’accoppiamento, in automatico si rileverebbe un sostanzioso abbassamento della popolazione dei piccioni con tutte le positive conseguenze in termine di igiene, sanità e decoro per la città. Ho accolto con gioia la notizia e se pensiamo che si tratta già della seconda coppia di rapaci, dopo quella avvistata sulla facciata della Chiesa di Santa Teresa, probabilmente possiamo ben sperare. Gli sforzi fatti dall’Amministrazione – conclude Guido - tesi al miglioramento dell’ambiente e al potenziamento della sostenibilità applicata a tutti gli ambiti della vita economica, sociale e culturale leccese, se non sono colti e apprezzati da qualche cittadino disattento, vengono almeno gratificati da avvenimenti come questi. Vuol dire che stiamo lavorando bene!”.
Tweet |