Rosario Centonze riconfermato presidente dell’Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali
Rosario Centonze è stato riconfermato presidente dell’Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali della provincia di Lecce. Eletto all’unanimità per acclamazione, resterà in carica per il prossimo quadriennio (2017-2021). L’insediamento è avvenuto giovedì sera, nel corso della prima seduta di Consiglio dopo le elezioni convocate per il rinnovo delle cariche.
Fanno parte del consiglio Alessandro Giannone (vicepresidente), Alessandro Ponzetta (segretario), Giovanni Muia (tesoriere), Eugenio Manieri, Fabio Lazzari, Cristina Rugge, Carmelo Buttazzo e Antonio Polimeno (consiglieri). Per un totale di nove componenti. Centonze, 52 anni, di San Cesario, sposato e con due figlie, ha guidato nei precedenti quattro anni l’Ordine provinciale.
«La priorità numero uno del territorio resta l’emergenza xylella. Abbiamo intenzione – preannuncia Centonze – di istituire un “laboratorio permanente” ad hoc, che coinvolgerà anche i colleghi delle altre province pugliesi, al fine di analizzare la problematica della fitopatia a 360 gradi. Un team di studio che proverà ad elaborare proposte anche in vista della necessità, a quattro anni dalla scoperta del batterio nel Salento, di ricostruire il paesaggio agricolo e rurale».
Sempre in tema, «non possiamo non condannare il vile atto criminale perpetrato ai danni del presidente del Consorzio dop Terra d’Otranto, Giovanni Melcarne. La distruzione degli innesti che ha compromesso il lavoro di sperimentazione avviato nell’aprile 2016, conferma il clima di tensione che si è venuto a creare attorno alla xylella e speriamo che le forze dell’ordine facciano quanto prima chiarezza».
«Inoltre – aggiunge il presidente – punteremo molto sulla qualità dell’offerta formativa professionale, in considerazione del fatto che il dottore agronomo è una figura multidisciplinare che opera a favore delle aziende agricole, dei gestori pubblici e privati del territorio agricolo, dei gestori delle aree verdi (parchi e giardini), dei trasformatori dei prodotti agro-alimentari. Esercita la sua professione nell’ambito di processi produttivi agricoli, zootecnici, agroalimentari e del verde pubblico. Vorrei ricordare – conclude Centonze – che l’Ordine è un ente di diritto pubblico, che opera sotto l’egida del Ministero della Giustizia e si occupa dell’osservanza di tutte le disposizioni concernenti la professione, per la repressione dell’esercizio abusivo e per la tutela del titolo di dottore agronomo e di dottore forestale».
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