Rocambolesco inseguimento fra Vigili urbani e moto in pieno centro a Galatina. Identificato e denunciato l'incauto centauro
Il rumore era molto particolare. Erano in due su una Yamaha 500, poco dopo mezzogiorno di sabato scorso, e giravano in Piazza Alighieri con l’andamento tipico di chi vuole proprio farsi notare. Purtroppo, per loro, hanno incrociato una pattuglia dei Vigili Urbani di Galatina a bordo di un’auto di servizio. All’occhio attento dei due agenti non è sfuggita la targa posta in posizione tale da non essere facilmente leggibile. Hanno raggiunto la moto e hanno fatto segno al guidatore di fermarsi. Il centauro, per tutta risposta, ha prima finto di rallentare e poi ha accelerato imboccando via Garibaldi. È partito allora un vero e proprio inseguimento ‘da film’. Il grosso scooter ha svoltato per via Robertini e la Punto della Polizia Locale ha acceso la sirena e cominciato a suonare il clacson e a segnalare con i fari. Dopo aver percorso a velocità folle via Umberto I la Yamaha ha imboccato in contromano via Vittorio Emanuele II, poi corso Porta Luce, via Don Tonino Bello e, infine, ha fatto perdere le sue tracce.
R.L., il ventunenne nato a Nardò e residente a Seclì, che sembra fosse alla guida della grossa moto, avrà pensato, in quei momenti, di averla fatta franca ma non aveva fatto i conti con tutte le telecamere di cui è pieno il centro di Galatina (video allegato).
Le indagini degli uomini della Polizia Locale, coordinati dal dirigente Antonio Orefice, sono scattate immediatamente ed hanno portato all’identificazione del proprietario dello scooter. Si tratta del padre dell’incauto motociclista. Un signore di 49 anni che, nelle ore in cui il figlio scorrazzava in moto, stava lavorando. Questo, almeno, è quanto avrebbero accertato i Vigili (sembra che sia stato lo stesso L.R. ad ammetterlo). Per lui scatterà la denuncia all’Autorità giudiziaria. È accusato di guida pericolosa e senza patente (la sua età non gli consente di condurre veicoli di quella cilindrata), guida contromano di un veicolo con targa non leggibile e senza assicurazione. Gli sarebbe stata contestata anche la resistenza a pubblico ufficiale, prevista dal codice della strada per chi non si ferma all’alt delle forze dell’ordine.
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