Ritrovato a 20 miglia dalla costa il pescatore disperso in mare da 48 ore
Si è conclusa con un lieto fine la disavventura di un pescatore di 58 anni di Castro uscito per la solita battuta di pesca con il proprio gozzo in legno di circa 5 metri e disperso in mare da due giorni. L’allarme è stato dato dalla moglie che, non vedendolo rientrare, ieri mattina ha informato la Capitaneria di Porto. Prima l’Ufficio circondariale marittimo di Otranto e la Capitaneria di porto di Gallipoli e subito dopo il 6° Centro secondario di soccorso marittimo di Bari hanno coordinato e condotto le ricerche in mare partite immediatamente. Il dispositivo di ricerca ha visto impegnate tre motovedette della Guardia costiera ( CP 310 da Santa Maria di Leuca, CP 809 e CP 518 da Otranto), un velivolo a largo raggio della Guardia costiera (Atr 42 partito da Catania) e la collaborazione di un elicottero della Guardia di Finanza (MCH 109 partito da Bari) e di un elicottero della Marina Militare (AB 212 partito da Grottaglie). Era stato allertato anche il nucleo sommozzatori dei Vigili del fuoco del comando provinciale di Lecce. Tramite i sistemi di monitoraggio del traffico marittimo sono state allertate tutte le navi in transito nella zona di mare per la ricerca del disperso. Le ricerche sono proseguite ininterrottamente per due giorni sino alle ore 08.00 di ieri mattina, quando la motonave Procida, di bandiera italiana, ha segnalato il ritrovamento del naufrago a circa 20 miglia a sud di da Santa Maria di Leuca in buone condizioni fisiche a bordo del suo gozzo. In seguito la motovedetta CP 310 ha raggiunto sotto bordo Motonave Procida per il trasbordo del malcapitato che è stato poi affidato veniva affidato al personale del 118 per gli accertamenti di rito. La ‘Procida’ ha anche provveduto al recupero dell’imbarcazione del pescatore dirigendosi, poi, verso il porto di Brindisi.
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