Rimossa la barca a vela arenatasi a Porto Cesareo

Sono terminate nella tarda mattinata di ieri, con esito positivo, le operazioni di rimozione della barca a vela di 8 metri tipo “ALOA 27” arenatasi sui bassi fondali in prossimità della meda luminosa del litorale di levante di Porto Cesareo. Nella tarda mattinata del 4 novembre, il titolare dell’Ufficio locale marittimo di Torre Cesarea aveva riferito alla Sala Operativa della Capitaneria di porto Gallipoli, che una barca a vela, a causa del forte vento di scirocco, era stata sospinta sui bassi fondali prospicenti la meda luminosa della rada di Levante.
Immediatamente, i militari intervenuti sul posto avevano accertato l’assenza di eventuali feriti a bordo e di dispersi in mare nonché l’assenza di evidenti danni ambientali. Risaliti alle generalità del proprietario, un sessantacinquenne leccese, il personale della Capitaneria lo diffidava a rimuovere quanto prima l’imbarcazione spiaggiata ed a eliminare i potenziali effetti dannosi per l’ambiente marino, per il litorale e per gli altri interessi dello Stato Italiano, considerando anche il peggioramento delle condizioni meteo marine.
Il proprietario si è subito adoperato e ieri mattina, in presenza del personale dell’Ufficio locale, dei tecnici del Comune di Porto Cesareo, intorno alle 11, sono iniziate le operazioni di recupero dell’imbarcazione tramite un'autogrù che ha sollevato il natante con apposite fasce e lo ha posizionato in sicurezza su un idoneo rimorchio.
Il tempestivo intervento della Capitaneria di porto, del proprietario e della ditta specializzata hanno permesso la rapida rimozione dell'unità spiaggiata, evitando potenziali inquinamenti all'ambiente marino e restituendo la porzione di litorale interessata alla libera fruizione collettiva.
La Guardia Costiera raccomanda ancora una volta, specialmente in questo periodo dell’anno, di consultare i bollettini meteo e, in caso di non ottimali condizioni meteo marine, di provvedere al rinforzo degli ormeggi e di evitare di intraprendere eventuali navigazioni in mare se non in assoluta sicurezza.

Mercoledì, 6 Novembre, 2019 - 00:04