"Rilanciare l'Ospedale di Copertino con atti concreti"
Copertino - Un incontro, quello svoltosi ieri mattina nel presidio ospedaliero copertinese, per discutere delle sue criticità ma anche dei suoi punti di forza e dunque capire le prospettive e le sorti di una struttura a servizio di un bacino di almeno100 mila utenti. Circa un mese fa il coordinamento cittadino del Pdl e il gruppo Consiliare del comune di Copertino avevano avanzato il sospetto che ci fossero troppe disattenzioni e trascuratezza che facevano pensare all'anticamera della chiusura del nosocomio copertinese.
Alla riunione hanno partecipato i rappresentati regionali del centrodestra tra i quali Aloisi, Barba, Congedo e anche molti operatori sanitari medici, infermieri, il Direttore Sanitario Luigi Cosentino e il Direttore Amministrativo Luigi Muci. Erano presenti anche molte autorità locali.
"Vogliamo sapere che fine dobbiamo fare - ha detto Giuseppe Rosafio, sindaco di Copertino- in che direzione stiamo andando. Ciò che io vedo è un ospedale ancora vivo e questo perché, fino ad ora, ha dato tante risposte sul territorio a partire dalla professionalità di tutto il personale medico e paramedico". "A tutti i presenti faccio una richiesta a livello politico - ha proseguito il sindaco - non dobbiamo mollare ma ognuno deve fare la sua parte. A questo punto non c'è presidente della regione che tenga, ci sono dei dati numerici dai quali non si può sfuggire". "Dunque - conclude - ognuno deve operare nel proprio concentrando tutti gli sforzi ed eliminando gli sprechi, solo così possiamo affrontare tutte le problematiche".
Si è parlato di criticità a cui far fronte, tra le tante la carenza di personale. La dotazione organica alla data odierna di lungodenza, ad esempio, ha 12 infermieri professionisti, 6 operatori socio sanitari e 3 ausiliari specializzati. Il personale, però, dovrebbe essere integrato con altri sei operatori socio-sanitari e altre figure professionali. "Si ha bisogno di interventi urgenti - ha affermato Aldo Aloisi del PdL - da attuare facendo pressione sull'assessore regionale alla sanità per poter dare anche risposte certe ai cittadini. Oggi siamo qui per questo, non siamo politici - conclude - che vanno in giro per gli ospedali per dire dopo di esserci stati, ma per cercare delle risposte". Il riferimento è all'affermazione della segretaria provinciale di Sel, Anna Cordella e del segretario cittadino Salvatore Calasso i quali hanno definito questo incontro una "mossa di campagna elettorale inaccettabile perché giocata sulla pelle dei malati".
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