Ricordata a Lecce Ada Guido

Si è svolta lo scorso Lunedì 3 Giugno, presso la Biblioteca “Caracciolo” di S. Antonio a Fulgenzio, a Lecce, una serata dedicata ad Ada Guido, missionaria laica, nativa di Monteroni, morta a soli quarantadue anni, nel 1995, dopo aver dedicato l’intera sua esistenza al servizio degli ultimi e degli emarginati. L’iniziativa, organizzata dall’”Ordine Francescano secolare” di Lecce, dai Missionari Comboniani e dall’associazione “Laici Comboniani”, ha avuto come tema “Verso la vita”, ovvero il titolo della recente pubblicazione, curata da Antonietta Guido, che ha voluto ripercorrere le esperienze missionarie e di volontariato di Ada, attraverso una serie di testimonianze di coloro che l’hanno conosciuta, condividendo con lei una parte del proprio cammino. La serata è stata introdotto da p. Michele Carriero, guardiano del Convento dei Frati minori di Lecce; ha fatto seguito la testimonianza di Vinicio Russo, responsabile dell’”Ordine Francescano Secolare” di Lecce, che con Ada ha condiviso molte esperienze di volontariato e di solidarietà, sin dall’inizio degli anni ’80. Particolarmente intenso l’intervento di p. Gianni Capaccioni, superiore dei Missionari Comboniani, che ha ricordato le tappe del cammino di fede e testimonianza di Ada Guido. E’ stato, poi, il giornalista Gabriele De Blasi a sollecitare il numeroso pubblico presente a vincere la ritrosia verso il microfono, per portare la propria testimonianza, il proprio ricordo di Ada. E qui, sorprendentemente, sono state numerose le persone che hanno voluto ricordare la loro amica, compagna e collega: dal primario medico che con lei ha lavorato per tanti anni, a chi l’ha conosciuta nelle prime esperienze di volontariato, a chi ha condiviso con lei un cammino di fede… Ne è venuto fuori il ritratto di una persona che, sin da giovanissima, ha avuto chiaro quello che sarebbe stato il fine, l’obiettivo della sua vita: il servizio agli ultimi, da vivere nelle missioni in Africa, ma anche nelle periferie del proprio paese, o nei reparti dell’ospedale in cui lavorava come infermiera.
Ada Guido era nata a Monteroni nel 1953; ultima di tre sorelle si era diplomata all’Istituto Magistrale “P. Siciliani” di Lecce. Nel 1973 aveva conseguito la qualifica di “Infermiera professionale” presso la scuola del Policlinico di Bari. La morte della mamma, nel 1972, l’aveva portata ad una profonda riflessione sul senso della propria vita. La successiva malattia del padre, inoltre, l’aveva convinta a rinunciare ad un posto di lavoro nello stesso Policlinico barese. Verrà, comunque, assunta nell’Ospedale “S. Giuseppe” di Copertino, vincendo il relativo concorso. Sin da giovane, Ada si era dimostrata spigliata e disponibile: come ricorda la sorella, raccoglieva canzoni e scriveva poesie. Il padre morirà nel 1974. Per un paio d’anni, Ada collabora con un’emittente radiofonica, proponendo un programma di poesia, una vera e propria eccezione per le radio libere di quel periodo. E’ nel 1978 che conosce i Missionari Comboniani di Cavallino, incominciando con loro un cammino che caratterizzerà tutta la sua vita. Sarà una conseguenza del tutto naturale quella di vivere l’esperienza del laicato comboniano. Dal 1979 al 1987, Ada Guido vivrà tre lunghe esperienze di missione in Kenya e in Cameroun. La malaria e alcune altre infezioni contratte in terra di missione debiliteranno il suo fisico: Ada Guido morirà il 19 Luglio 1995, a quarantadue anni.

Giovedì, 6 Giugno, 2013 - 00:01