"Renzi? Nessuno gli detterà la lista della spesa"
E' inevitabile, anche Galatina si anima e si divide per le primarie del PD. Il sindaco Montagna e l'ex sindaco Sandra Antonica sanno già chi votare. E non convergeranno sullo stesso candidato. Il primo è per Matteo Renzi, la seconda per Cuperlo. Un altro sindaco, quello di Bari, Michele Emiliano, prova a convincere la sinistra (e non solo) galatinese a scegliere Renzi.
Mercoledi 4 dicembre ha inaugurato la sezione pro Matteo Renzi interloquendo, con il suo solito stile diretto e incisivo, nello Chalet Delle Rose di Galatina con un pubblico forse ancora indeciso sulla scelta del giorno dell'Immacolata. Sarà anche il giorno dell' “annunciazione” di un nuovo leader, capace di rivoluzionare dalle fondamenta un partito in crisi di identità?
Ecco alcune delle domande fatte per il microfono di Intervalla Insaniae.
Renzi viene definito un grande comunicatore, un aspirante leader che preferisce gli slogan a forte impatto, con una comunicazione a “bassa” cultura piuttosto che “una retorica argomentativa”. E' questa la vera arma vincente di Renzi rispetto a Cuperlo e Civati?
A mio avviso la vera arma vincente è il coraggio, l' autonomia e l'indipendenza. Devo dire per onestà che questo vale anche per Civati, ma Civati non avrebbe potuto partecipare a queste primarie se non fosse esistito anche Renzi. Se Renzi non avesse messo in discussione l'establishment del Partito Democratico, Civati sarebbe stato in una condizione di pressione tale da rendere quasi impossibile la sua partecipazione alla corsa per la segreteria. Renzi ha indiscutibilmente il merito di avere lottato, di avere perso anche, con Bersani nelle scorse primarie, di non aver mollato, di aver insistito. Poi, ovvio, un trentottenne, che non è un ragazzino (durante la seconda guerra mondiale infatti a trentotto anni non ti richiamavano nemmeno alle armi), è chiaro che un uomo di quell'età , che ha avuto coraggio e ha avuto la forza anche di sforzarsi e di battersi per far vincere a Bersani le elezioni, ha poi conquistato il partito intero. Renzi ha vinto dentro il partito, non solo fuori, ha vinto convincendo il corpo del partito democratico che era necessario un cambiamento. Quindi l'idea di un Renzi che fa solo comunicazione senza contenuto è una bestialità dal mio punto di vista.
Anche se è stato molto spesso accusato (anche dal partito stesso) di fare comunicazione come Berlusconi?
Io sono stato iscritto al Partito Comunista, e i comunisti quando calunniano sono pesantissimi. (ride) Quando noi comunisti parliamo male di qualcuno ne diciamo di tutti i colori, una vecchia usanza che va persa.
Ribadisce il fatto che con Renzi il Pd si assumerà definitivamente le proprie responsabilità, per le sue azioni sia positive che negative in questi ultimi anni?
Renzi non è uno che guiderà il partito facendosi dettare la lista della spesa da qualcuno, avrà la forza, credo grazie anche al risultato elettorale, di sbagliare con la propria testa e questo ovviamente è essenziale. In un partito dove comandano sempre le stesse persone, dove vengono cambiate le facce solo per consentire sempre agli stessi di avere sempre lo stesso ruolo, è un partito vecchio e conservatore. Noi abbiamo bisogno di un partito che si muova alla stessa velocità della società italiana, e Renzi ha questa capacità e mi auguro soprattutto che il suo principale collaboratore nella costruzione del nuovo partito sia Civati, perché Pippo è uno di quelli che aveva cominciato la strada con Renzi, quindi ovviamente tra loro c'era una certa affinità politica che si è persa anche per ragioni personali, che può essere secondo me, con un po di sacrificio da parte di entrambi, riconquistata.
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