Rapina al Gustosito, già arrestati i responsabili
Quando pensavano di avercela fatta sono stati raggiunti dai proprietari, bloccati ed arrestati da Polizia e Carabinieri. È accaduto, questa sera, quando erano da poco passate le ore 21. Il supermercato preso di mira è il Gustosito di via San Lazzaro. Alcuni testimoni hanno raccontato di avere visto due individui che, a circa venti metri dal locale commerciale, si coprivano il volto con un passamontagna o un cappuccio e cominciavano a correre verso l’ingresso. La proprietaria ha riferito di averli visti entrare, strappare la cassa e correre via in direzioni opposte (uno verso via Torino e l’altro su via San Lazzaro in direzione Soleto).
Al momento dell’irruzione, oltre ad una dei titolari, nel negozio erano presenti anche due commessi (un ragazzo ed una ragazza). La proprietaria ha avuto la prontezza di riflessi di uscire in strada urlando mentre suonava a casa dei fratelli che abitano al primo piano. I ragazzi non hanno perso tempo ed hanno chiamato il 113 e il 112. Anche un vicino ha tentato di avvertire le forze dell’ordine.
I due fratelli della titolare si sono dati immediatamente all’inseguimento dei due individui descritti come “uno alto e di pelle scura e l’altro più basso ma chiaro di carnagione”. Li hanno raggiunti, bloccati e consegnati uno alla Polizia e l’altro ai Carabinieri. Entrambi parlavano bene italiano. Alla cattura del rapinatore di colore ha partecipato anche una guardia giurata della Fidelpol che si stava recando al lavoro ed è stata insospettita dall'uomo che correva con il cassetto del registratore di cassa sotto il braccio.
Le telecamere di videosorveglianza, montate da poco nel negozio, dovrebbero aver ripreso tutta la scena. La proprietaria ha il sospetto che uno dei malviventi si fosse presentato qualche giorno fa con la scusa di ordinare un paio di panini che poi non ha neanche ritirato andandosene via, dicendo di essere stato chiamato al telefono.
Intorno al Gustosito si è radunata una piccola folla. Molti entrano ad esprimere solidarietà ai titolari ed ai commessi. "Quando ho sentito urlare ho pensato ai ragazzi che giocavano a pallone -racconta una signora- e mi sembrava stessero esagerando. Poi sono uscita a vedere ed ho capito".
Trasferiti nel carcere di Lecce (ore 12 del 20 giugno 2017)
I due arrestati, per ordine del sostituto procuratore Stefania Mininni sono stati trasferiti nel carcere di Le cce. Si tratta di Aliu Josel, nato in Albania nel 1992, e di Sakho Mamadou, senegalese di 28 anni, ex-calciatore.
Sembra accertato che l'albanese, al momento dell'irruzione, impugnasse un coltello a serramanico poi recuperato dalle forze dell'ordine. Anche i cappucci ed altri indumenti sono stati ritrovati lungo il percorso fatto dai due fuggitivi.
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