Ragazza galatinese ustionata da una medusa vaga alla ricerca di una farmacia fra Santa Maria e Nardò

Salento: un nome ormai pronunciato da tutti gli italiani e non solo, ci sono anche  tedeschi, francesi, inglesi, spagnoli, turisti di ogni nazionalità i cui occhi si illuminano già solo al pensiero di trascorrere in questa meravigliosa terra un’ indimenticabile vacanza. E se per caso il turista viene colto da qualche malore e ha urgente bisogno di una medicina da prendere con urgenza  in farmacia?! Beh, se così dovesse essere... in bocca al lupo! 
Martedì pomeriggio ero al mare e per un momento mi è sembrato di guardare un film dell’orrore…  Non era una film, purtroppo, ma la pura realtà. Protagonista della disavventura: la sottoscritta. Trama del film: una ragazza salentina si trova al mare, precisamente a S. Maria al Bagno, si immerge in acqua e ad un certo punto su tutto il corpo avverte una scossa elettrica, non capisce assolutamente nulla per due minuti, cerca di nuotare per arrivare a riva,ma non ce la fa e chiama aiuto ai bagnanti. La soccorrono e iniziano le varie domande: “che è successo?... ma ti sei fatta male?... non ti senti bene?”
Gli occhi della ragazza sono pieni di lacrime e la sua bocca pronuncia solo: “ mi fa male il braccio e la gamba. Aiuto!” Una medusa le ha punto gravemente  varie parti del corpo: inizia a gonfiare la mano, poi il braccio e la gamba.
Cosa si fa?! Subito in farmacia. Sono le ore 16. La farmacia di Santa Maria al Bagno è chiusa, apre alle ore 17.  Cavolo apre fra un'ora! Ok, si va a Santa  Caterina: lì farmacie non esistono.
La protagonista inizia ad innervosirsi e l’unica soluzione è farsi accompagnare in macchina, con 40 gradi, direzione Nardò. Arrivati, non c’è un’anima, sembra un paese fantasma. Ecco, però, una farmacia, ma il cartello dice: chiuso per ferie. Perfetto, si va alla seconda: chiuso per ferie. Il disagio ormai è diventato dolore e le ferite gonfiano sempre di più. Si prova alla terza farmacia e…ferie anche qui! Ne è rimasta solo una, la quarta. Piena di speranza la ragazza pensa: “ sì, questa è aperta dai!” No! Anche questa farmacia apre alle 17. Cavolo, sono le 16.20! 
Al di là della “trama del film”, per  un istante ho creduto davvero di essere in uno sperduto villaggio africano o nel deserto, senza possibilità di trovare una soluzione al mio problema. A quel punto cosa restava da fare?
Si ritorna a Santa Maria al Bagno, si aspetta dietro la porta della farmacia, guardando l’orologio ogni istante, sperando che la lancetta dei minuti scorra velocemente fermandosi alle 17. Sono le 16.40…tic,tac,tic,tac…Ore 17: una signora ben vestita si avvicina alla porta, con calma prende le chiavi e apre la farmacia. E’ la dottoressa. Il dolore aumenta, le ferite sembrano delle piccole salsicce, ma prima di me ci sono tre persone. 
Dopo un’attesa di un quarto d’ora: “Ecco a te, questa è la pomata da mettere. Ma ti ha punto ora?”
“ No,veramente un’ora fa”.
“Ah, speriamo che faccia subito effetto la pomata, anche se è passato un bel po’ di tempo”.
“ Eh, infatti…Grazie e buona giornata.”
Salento mio, terra di cultura, di bellezza e ormai di turismo…ma di organizzazione e servizi ancora così deludente! E se fosse successo qualcosa di più grave? In un posto di mare le farmacie non dovrebbero rimanere aperte 24 ore su 24? E per le emergenze non dovrebbe essere segnalata l’ubicazione del più vicino pronto soccorso estivo? 
Caro turista, il consiglio è: prima di partire, compra ogni medicinale che potrebbe servirti per una vacanza tranquilla senza inconvenienti o disavventure come la mia. 
Ci sto pensando bene: e se aprissi anche io una farmacia? Che orari comodi…! 

Giovedì, 15 Agosto, 2013 - 00:07