Raccoglievano corallo rosso nell'oasi marina protetta, sorpresi e multati dalla Guardia Costiera

Si è conclusa ieri mattina un'impegnativa operazione di polizia marittima nell’area marina protetta Porto Cesareo. Dopo diversi giorni di appostamenti e monitoraggi i militari della Guardia Costiera dell'Ufficio Locale Marittimo di Torre Cesarea, guidati dal Luogotenente Antonio Cipriano Trisolini, hanno portato a conclusione  un altra importante azione di repressione della pesca di frodo. In questo caso i trasgressori erano subacquei professionisti dediti alla raccolta del pregiatissimo corallo rosso (“Corallium Rubrum”). Questa specie di corallo vive a profondità elevate, non si trova infatti a meno di 50m e raramente forma grandi banchi, pazientemente ricercati dai pescatori subacquei che spesso scandagliano per lunghi periodi i fondali marini prima di sfruttare il sito. Ed è proprio questo quello che facevano questi raccoglitori di frodo che da tempo avevano scelto la darsena di Torre Lapillo nella AMP Porto Cesareo come punto di partenza e rientro per le proprie battute di raccolta.
Ieri mattina i militari, ormai al corrente di ogni loro movimento, hanno fermato i subacquei con ancora il bottino, circa mezzo kg di corallo, e li hanno multati per pesca illegale con conseguente sequestro dell'attrezzatura e del pescato.
Fondamentale per la migliore riuscita dell'operazione di polizia marittima si è rivelato il supporto del sistema di video sorveglianza che l’AMP Porto Cesareo ha realizzato nell'ambito del PON sicurezza le torri fortificate vedette della legalità. Potenti telecamere e sistemi radar monitorano la costa h24 ed i terminali video presso l'Ufficio Locale Marittimo consentano ai militari di gestire le video camere e registrare tutti i movimenti. Il sistema di videosorveglianza è quasi ultimato ed il 4 Giugno prossimo sarà presentato al pubblico ed alle forze di polizia.

Lunedì, 1 Giugno, 2015 - 00:05