"Quello che ho visto nel Pronto Soccorso"
Con riferimento all'inserto odierno riguardante il trattamento che i dipendenti del Pronto Soccorso, purtroppo, devono subire da parte dell'utenza con aggressioni verbali e quant'altro, mi permetto di segnalarLe quanto mi è capitato pochi giorni orsono, nell'assistere un mio parente presso la struttura: in serata, avendo questo mio parente, persona ultraottantenne, rilevato valori pressori fuori della norma, ha chiamato la Guardia Medica e, dopo la visita, responsabilmente, il medico ha attivato il 118, offrendosi anche gentilmente di trasportare la moglie con la propria auto presso la struttura di Galatina. E fin qui tutto OK.
Avvisato della cosa, mi sono recato presso la struttura, erano circa le ventuno e sono restato fino alle quattro del mattino, quasi sempre in piedi (i posti a sedere erano spesso occupati) e assistendo a continue lamentele da parte della gente per le lungaggini che si determinavano. Una persona che cercava di contattare l'accettazione con urgenza perchè aveva un picco glicemico e poteva entrare in coma, non veniva ascoltata e, pertanto, protestava violentemente, gli esami clinici che non giungevano mai dal laboratorio, il cardiologo che doveva decidere circa il ricovero o meno del mio parente "era occupato in Reparto" e, pertanto, si è deciso di portare il paziente presso di lui e, finalmente, come diciamo nel nostro idioma "è fijata la cuccia": è stato dimesso dopo ben sette ore di tribolazione, per un controllo della pressione.
Ora mi chiedo: è così che deve funzionare un Reparto di Pronto Soccorso? Certamente no e posso asserire che le manchevolezze non sono legate al personale addetto, che cerca in tutti i modi di fare il proprio dovere ed oltre, ma alla disorganizzazione dell'ASL, che riduce i posti letto e non c'è possibilità di ricoveri, che ridimensiona il personale, che rimanda chi ha bisogno di una R.M. a tempi bibblici, ecc, ecc. e, pertanto, costringendo l'utenza a rivolgersi alle strutture private a pagamento, sempre efficienti e pronte.
Gentile Direttore, tanto Le ho voluto raccontare, sicuro che la situazione è già nota, ma che nessuno "vuole" trovare il rimedio perchè ecc,ecc.
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