"Quelli che festeggiano il capodanno a settembre"
Ebbene sì, noi siamo quelli che festeggiano il capodanno a settembre, siamo gli atipici che già in agosto cominciano a pensare al primo giorno di scuola, collezionando notizie, materiali e carabattole che, agli occhi dei comuni mortali, non hanno alcuna utilità. Siamo quelli che anche dopo decenni di vita scolastica e di mestiere, non vedono l’ora di riabbracciare i propri alunni e si sforzano di accoglierli al meglio, con tanta emozione, passione e voglia di scommettere sulla felice crescita di tutti loro, tutti, uno per uno, a partire dai più fragili e sfortunati. Che bella la scuola pubblica che non esclude nessuno, che consente a tutti di sbagliare e imparare, di costruire relazioni umane ricche e significative, di progettare e sognare cosa diventare da grandi: dall’astronauta, al pompiere al “sollevatore di piume”! Buon anno dunque a tutti voi alunni e docenti di ogni scuola e, in particolare,alla grande tribù a cui appartengo: il Polo 2 Di Galatina.
Come sempre, anche questo nuovo percorso formativo si apre all’insegna della Festa dei Lettori, giunta ormai alla sua 15° edizione, e dedicata quest’anno alle parole della nostra bella Costituzione, parole che purtroppo, in questo strano tempo, si confondono nella banalità dilagante e nella prassi ormai diffusa della prevaricazione. Ridaremo vita alle parole, le faremo camminare con i nostri piedi, daremo loro lanostra voce, perché imparare e insegnare sono soprattutto atti di testimonianza, azioni agite insieme e perciò capaci di costruire comunità, piccoli gesti che hanno “forza infinita”, perché “se ognuno spazza alla porta la città intera sarà pulita” come ricorda Bruno Tognolini. È questa la scelta di fondo da cui scaturisce la nostra offerta formativa che, oltre ad occuparsi delle eccellenze, presta buona parte delle sue risorse al supporto di chi vive una condizione di svantaggio che sia di tipo economico, culturale, sociale o affettivo. Eccoci allora impegnati sul territorio con la nostra biblioteca che opera con successo ormai da vent’anni e che sempre si rinnova e si arricchisce, di progetti nuovi e avvincenti e con un tempo scuola di 30 ore settimanali antimeridiane e 40 su sei giorni per il tempo pieno a Noha. Il tempo disteso o prolungato è una scelta difficile dal punto di vista organizzativo, ma ci consente da una parte di proporre esperienze di apprendimento improntate sul fare più che sull’ascolto e, dall’altra, di non snaturare l’esperienza del tempo pieno che, con l’escamotage della settimana corta, riempie i fine settimana degli alunni di compiti da fare e non consente loro di partecipare proficuamente alle attività extracurricolari pomeridiane, improponibili con un’uscita alle 16:15. Vi lascio abbracciandovi e ricordandovi che io ci sarò, vi ascolterò e agirò perché la scuola possa migliorare nelle sue risorse umane e nella sua struttura fisica, che ha sicuramente bisogno di ripristino e manutenzione. Nel frattempo però, con i docenti, ricorderò ai bambini che è la nostra scuola e le vogliamo bene e che le sue “rughe” raccontano una storia speciale se le si sa leggere. A presto e buon anno ancora
La dirigente scolastica Eleonora Longo
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