Quelle antiche lotte per i primi posti

Caro Dino, ho letto con molto piacere la tua polemica fatta nell'articolo che parla dei nostri amministratori che hanno occupato, alcuni senza averne diritto (addirittura alcuni non lo erano affatto), i primi posti a sedere del concerto di Nina Zilli e Fabrizio Bosso, tenutosi l'altra sera in Piazza San Pietro davanti a tantissimi spettatori. Si parla di dieci file. Ho sentito anche il pubblico rumoreggiare all'indirizzo delle cosìdette autorità.
Penso che alcune persone dovrebbero prendere esempio dal nostro Papa Francesco, il quale la prima volta che si è affacciato dal suo balcone, per salutare la gente che attendeva la proclamazione del nuovo Papa in Piazza San Pietro a Roma, ha salutato il mondo con un semplice: Buonasera! Da questo saluto tutti i Cristiani che con ansia lo attendevano hanno capito che il nuovo Pontefice era un grande uomo. Per essere grandi bisogna esserlo dentro, non con la propria posizione economica, politica e sociale. Papa Bergoglio ha mostrato la sua Umiltà quindi la sua grandezza.
Ho assistito il 10 Agosto, in Basilicata, ad un concerto di Marco Mengoni anch'esso organizzato da un Ente comunale ma in prima fila non c'era nessun politico o amministratore, c'era solo del pubblico pagante. Ora io non so se le nostre "autorità" erano un pubblico pagante e sinceramente non mi interessa. So per certo però che hanno dato un calcio a quei princìpi su cui si basa la loro idea politica, quella della Sinistra che si batte da sempre per le " Ugualianze sociali". I privilegiati delle prime file avevano anche un ingresso riservato, il resto del pubblico ha fatto una fila d'attesa di due ore.
Mi auguro di cuore che quello che è avvenuto quella sera del concerto non avvenga mai più perchè, sicuramente non volendo, hanno fatto rivivere un atteggiamento da Prima Repubblica, un passato che è meglio scordare.

Caro Santino, almeno tremila persone hanno osservato le scene che tu sottolinei. 'Non c'è nulla di nuovo sotto il sole'. Tutti (o quasi) coloro che sono passati da Palazzo Orsini hanno lottato per i primi posti. Quest'anno ci sono state due lodevoli eccezioni: un assessore ed un dirigente (ma il maschile indica solo la funzione) hanno acquistato al botteghino i biglietti per gli amici. Sono esempi da seguire. Non è importante riportare i loro nomi semplicemente perché non serve puntare l'indice ma è opportuno presentare un modello. Anche per testimoniare che i politici, i dirigenti e i funzionari comunali, per fortuna, non sono tutti uguali. (d.v.)

 

Mercoledì, 11 Settembre, 2013 - 00:04