Quel Vescovo salvato dalla Luce della Madonna

La processione della co-patrona di Galatina. Oggi la festa con le bancarelle

I galatinesi sono molto legati alla Madonna della Luce, co-patrona della città. Non c'è bambino che anon abbia desiderato una campanella o un fischietto acquistato sulle bancarelle che riempiono la festa. La processione della vigilia è una pia pratica che vuole essere anche testimonianza di fede. La Chiesa della Madonna della Luce fu eretta a partire dal 1660  per volere dell’Arcivescovo di Otranto Gabriele Adarzo de Santander. Secondo le fonti letterarie il presule, colto da un nubifragio mentre ritornava in carrozza da Gallipoli,  chiese soccorso alla Vergine  che, con un bagliore di luce, lo  condusse in salvo fino alle porte  di Galatina. Il Vescovo, a  ricordo del miracoloso intervento di Maria, promosse la costruzione  di una nuova chiesa. È’ probabile che nel sito prescelto già esistesse una cappella rurale di cui l’affresco cinquecentesco,  raffigurante  la Madonna con il Bambino, ora  incastonato nella parete di fondo del presbiterio, potrebbe essere testimonianza.
Alcuni documenti, datati 1652, 1656, 1657, riportati da Luigi Manni nel libro “La chiesa della Madonna della Luce in Galatina”, danno notizia del ritrovamento di neonati abbandonati a S. Maria della Luce e confermano la presenza di una chiesetta officiata già prima del 1659,anno della prodigiosa apparizione della Vergine. La Madonna da quel momento fu venerata come protettrice non solo delle partorienti ma dell’ intera città di Galatina, per averla salvata, con il Vescovo, dalla terribile calamità naturale.
L’edificio barocco, completato entro il 1673,  è stato completamente trasformato nel secolo scorso. Presenta un prospetto in stile neoromanico e un portale con lunetta decorata da  un rilievo in ceramica policroma raffigurante il miracolo.  Nel semplice interno a croce latina sono collocati sei altari: l’altare maggiore, l’ altare di San Pantaleo, l’altare dell’Immacolata, l’altare del Rosario, l’altare di San Giuseppe Patriarca, l’altare di San Giuseppe da Copertino. Nella parete destra si offre alla devozione popolare la statua  in cartapesta della Madonna della Luce con Gesù Bambino e angeli.

Giovedì, 25 Aprile, 2013 - 00:07

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