Quasi certa l'origine dolosa del fuoco in via Beato Angelico

Nel video la Golf in fiamme e l'intervento dei pompieri

“Mentre quella Golf bruciava e scoppiettava ho avuto la forza di entrare nella mia macchina ed allontanarla”. La signora è ancora agitata mentre racconta al poliziotto come ha reagito alle fiamme che, ieri pomeriggio poco prima delle 15, hanno improvvisamente avvolto l’auto di G. C., macellaio galatinese, parcheggiata fra il civico 62 e 64 di via Beato Angelico. Insieme a lei, altre sette persone hanno spostato le loro macchine da quella strada mentre il vento spingeva il fumo nero ed irrespirabile verso via Marche.
I Vigili del Fuoco sono arrivati da Maglie alle 15:09 ma intanto il fuoco aveva completamente distrutto la Golf serie 3 e fatto saltare i vetri del portone al numero 62, oltre ad avere annerito i balconi di tutto lo stabile. I caschi rossi hanno avuto subito ragione delle fiamme ma non sono riusciti ad indicare con certezza la causa che le aveva generate.
Sul posto sono intervenuti i Vigili Urbani e la Polizia di Stato.  Il vicequestore Giovanni Bono, dirigente del Commissariato di Galatina, ha ispezionato personalmente l’auto. Davanti all’impossibilità tecnica di individuare il focolaio dell’incendio gli investigatori si affidano solo alle indagini. Ci sarebbe un testimone che avrebbe visto un uomo parcheggiare una bicicletta poco lontano e versare del liquido sulla Golf facendo poi divampare le fiamme.
Il proprietario dell’auto è una persona tranquilla, molto apprezzato nel suo lavoro. Alcuni vicini hanno solo ricordato di avere udito, nella giornata di domenica, delle voci alterate provenire dalla strada. Le attività investigative si starebbero sviluppando in una direzione ben precisa senza però trascurare nessuna pista.

Martedì, 30 Aprile, 2013 - 00:07

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