Qualche idea per migliorare la 'differenziata'
A qualche settimana di distanza dall'avvio della nuova raccolta dei rifiuti urbani forse si può fare un primo bilancio per vedere di apportare alcuni cambiamenti atti a migliorare il servizio e rendere tutti più soddisfatti. SICURAMENTE si può concordare sul fatto che il porta a porta elimina l’anello più debole della catena della differenziazione ovvero il cassonetto stradale. Se da una parte infatti il cassonetto è il metodo di raccolta meno costoso, dall'altra esso rende anonimo il conferimento, deresponsabilizza il cittadino, rende difficile percepire la quantità di rifiuti che produciamo e vanifica gli sforzi di chi si impegna a ridurre e a differenziare.
La raccolta porta a porta invece "costringe" alla diversificazione dei rifiuti e quindi li candida ad un loro efficace riuso. Ma le due volte di raccolta dell'umido e l'unica volta di raccolta dell'indifferenziato costringe tutti a tenere in casa i resti di cibo che nell'arco anche solo di 24 ore tendono ad emanare cattivi odori, rendendo gli utenti scontenti di questa nuova modalità di raccolta.
Si potrebbe perciò apportare qualche piccola modifica come evitare la raccolta porta a porta del vetro e mantenere la raccolta stradale, a favore di una raccolta in più di umido o indifferenziato.
Il vetro infatti è già percepito come una risorsa riutilizzabile dalla maggior parte dei cittadini. Inoltre le campane per il vetro hanno imboccature di ridotte dimensioni che "scoraggerebbero" l’inserimento di altri corpi estranei quali sacchi ed altri rifiuti ingombranti.
Inoltre si potrebbero creare delle stazioni ecologiche CONTROLLATE in alcune zone della città dove conferire sia rifiuti ingombranti che un eccesso di umido e/o indifferenziato.
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