In Puglia un progetto pilota per la coltivazione di cannabis a fini di cura

La proposta di legge fatta da Sergio Blasi si compone di due articoli. La marijuana costerà dieci volte di meno

Sergio Blasi, consigliere regionale del PD, ha presentato una Proposta di Legge regionale per introdurre la facoltà, per la Giunta regionale pugliese, di sperimentare, in progetto pilota, l'avvio della produzione di cannabis da destinare a fini terapeutici per i pazienti che ne fanno legittimo uso su prescrizione del Medico Specialista e del Medico di Medicina Generale, secondo la normativa vigente.
La Proposta di Legge ripete la previsione normativa della legge 28 settembre 2012 n. 38  promulgata dalla Regione Veneto (Disposizioni relative alla erogazione dei medicinali e dei preparati galenici magistrali a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche). Questa norma è stata impugnata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, in uno con l'analoga legge della Regione Liguria 3 agosto 2012 n. 26, con ricorsi 5 ottobre e 4 dicembre 2012. Nel merito, la Corte Costituzionale, con sentenza n. 141/2013 (Presidente: Gallo; Relatore: Cassese) ha dichiarato la non fondatezza della questione di legittimità costituzionale, dando sostanzialmente il via libera alla sperimentazione veneta, nei limiti delle previsioni della legge impugnata.
"Con questa Legge la Regione Puglia potrà avviare progetti pilota di coltivazione della cannabis -spiega Sergio Blasi- individuando interlocutori in possesso delle autorizzazioni di legge e, in particolare, l'autorizzazione  alla produzione da parte della Agenzia italiana del Farmaco, prevista dal combinato disposto degli artt. 50 e 54, comma 2, del decreto legislativo 219/2006. La finalità è andare incontro agli interessi degli utenti ad un regime semplificato di produzione e somministrazione della cannabis terapeutica e della Regione e della Pubblica Amministrazone in generale che oggi, per l’importazione dall’Olanda e la commercializzazione da parte di rifornitore unico, sopporta un onere tra i 15 e i 20 euro/grammo contro un costo di produzione in loco che è stimabile in 1,55 euro/grammo.
La proposta di legge consente di attivare, comunque, un percorso virtuoso pienamente coerente con le politiche della Regione Puglia, tra le prime in Italia a sperimentare la somministrazione controllata, attraverso le strutture sanitarie, della cannabis a fini terapeutici, messa a regime, in particolare in tutte le farmacie ospedaliere della ASL Lecce. Contestualmente, sempre sulla scorta delle altre esperienze regionali, la presente proposta introduce la possibilità di centralizzare gli acquisti di cannabis terapeutica consentendo la realizzazione di economie di scala, già realizzate in altri settori".

 La Legge si compone di due articoli:

 Art. 1 - Progetto Pilota. La Giunta Regionale, anche al fine di ridurre il costo dei medicinali cannabinoidi importati dall'estero, è autorizzata ad avviare azioni sperimentali in forma di progetto pilota con lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze o con altri soggetti autorizzati, secondo la normativa vigente, a produrre medicinali cannabinoidi.
Al fine di cui sopra la Giunta Regionale è altresì autorizzata ad attivare partnership di ricerca e valutazione, prodromici alla produzione da parte di soggetti autorizzati secondo la normativa vigente, con Università di Puglia, Associazioni degli utenti ed altri soggetti portatori di interesse e/o di specifiche competenze.
Art. 2 - Centralizzazione. Al fine di ridurre le spese connesse all'acquisto ed alla preparazione di medicinali cannabinoidi, la Giunta Regionale verificherà, entro 3 mesi dall'entrata in vigore della presente legge, la possibilità di centralizzare acquisti, stoccaggio e distribuzione alle Farmacie Ospedaliere abilitate, avvalendosi di strutture regionali.

 

Venerdì, 21 Marzo, 2014 - 00:04