"In Puglia non c'è niente di più importante"

Il mistero irrisolto della Basilica di Santa Caterina d'Alessandria a Galatina in una lezione magistrale di Vittorio Sgarbi nell'ambito di Panorama d'Italia

“Quando Vittorio Sgarbi mi ha proposto di venire qui non sapevo neanche che esistesse una città di nome Galatina. Dopo aver visto questa meraviglia ho capito”. È questa la prima frase che Giorgio Mulè, direttore di Panorama, sussurra ad un amico nella Basilica di Santa Caterina d’Alessandria, appena si spegne il lungo applauso che suggella la lezione di Sgarbi sul ciclo di affreschi cateriniani. Una chiesa gremita ha ascoltato, ieri sera, per sessanta minuti in silenzio, l’istrionico critico d’arte mentre tentava di svelare il mistero del  capolavoro orsiniano.
“Quando il direttore mi ha chiesto di visitare un unicum che potesse misurarsi con la grandezza della prima opera che abbiamo commentato, i bronzi di Riace, ho immediatamente pensato a Santa Caterina e non avrei in mente, in tutta la Puglia, niente di più importante quanto a coralità e unità di impresa che vedete qua dentro. (…) Questo è forse uno dei più grandi misteri dell’autunno del medioevo”.
L’analisi di Sgarbi, veloce ma attenta, di ogni singola campata (con un’attenzione particolare ed insistita alle decorazioni geometriche e ‘innovative’ delle colonne della prima) ha consentito ai presenti di percorrere la storia e la geografia (Lombardia, Veneto, Toscana, Napoli, Assisi) della pittura trecentesca e quattrocentesca italiana cogliendone i chiari influssi negli affreschi galatinesi.
“Ci sono state tante mani ma qui dentro si coglie una profonda armonia. Come mai?” La domanda di Giorgio Mulè chiude la serata e la risposta di Sgarbi “è l’unica che possiamo dare con certezza”:  in realtà qui c’è un unico grande autore ed è una grande donna, Maria d’Enghien, l’autrice e la garante di un progetto che segue per quarant’anni , fino alla morte avvenuta nel 1446”.
Fra’ Rocco Cagnazzo, parroco di Santa Caterina, sorride. Ha seguito con un misto di attenzione e trepidazione le evoluzioni di Sgarbi lungo la navata centrale. Quando si spengono le luci si sente più tranquillo. Il direttore di Panorama continua a ringraziarlo per la disponibilità ma il suo pensiero va alla facciata della Basilica che ha urgente bisogno di cure. Questa grande attenzione mediatica consentirà di trovare velocemente i fondi necessari al restauro?

Le iniziative di Panorama d’Italia proseguiranno fino al 18 maggio. Per parteciparvi occorre registrarsi qui.

Giovedì, 15 Maggio, 2014 - 00:07

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