Protocolli per combattere le mafie
Lecce - Ieri, in Prefettura, il Tavolo interistituzionale “La tutela antimafia alla luce del nuovo codice antimafia: tra protocolli di legalità ed accordi interistituzionali" ha dato avvio a nuovi strumenti di prevenzione delle infiltrazioni della criminalità organizzata ed ha confermato, come precisato da Filippo Bubbico, Viceministro dell’Interno, "la pratica della cooperazione tra le Istituzioni volta a sconfiggere la capacità di mimetizzarsi delle organizzazioni criminali, liberando le risorse dell’economica legale e rafforzando il corretto funzionamento delle Istituzioni Pubbliche".
In occasione dell’incontro è stata confermata l’adesione di oltre 100 stazioni Appaltanti della provincia al protocollo “La rete dei responsabili della legalità in materia di appalti pubblici” già sottoscritto il 9 ottobre 2012 integrato alla luce del nuovo Codice Antimafia.
Il Prefetto ha quindi illustrato la pubblicazione “La prevenzione delle infiltrazioni mafiose nell’economia – I protocolli di legalità, un’opportunità per le stazioni appaltanti e le imprese”, nella quale sono stati raccolti gli atti del precedente Convegno, arricchiti con spunti di riflessione sugli sviluppi dell’azione di prevenzione antimafia e della necessità di responsabilizzazione, attraverso lo strumento pattizio, delle imprese e delle stazioni appaltanti.
Nel corso dei lavori, durante il collegamento in videoconferenza, il Vicepresidente di Confindustria per l’Education, Ivan Lo Bello, e successivamente il Presidente della Camera di Commercio, Alfredo Prete, hanno manifestato preoccupazione per la permeabilità del territorio e delle Amministrazioni locali alla capacità con cui la mafia sa cogliere oggi le potenzialità di sviluppo e gli ambiti di manipolazione dell’economia.
Hanno dunque concordato, con il Prefetto Giuliana Perrotta, sull’utilità di protocolli ed intese quali strumenti d’elezione pererare l’economia sana dalle logiche illegali e salvaguardare gli enti locali dai condizionamenti. Tale aspetto è stato ulteriormente evidenziato Francesco Errico, Sindaco di Gallipoli, che ha ringraziato il Prefetto per l’opportunità e per il sostegno all’Amministrazione suggellato dalla sottoscrizione, avvenuta sempre nel corso della riunione, del protocollo “Le nuove frontiere degli interessi mafiosi” che rafforza i controlli nei settori di attività stagionali sottoposti ad autorizzazioni e licenze che possono essere avviate previa Scia o sottoposti al regime di silenzio assenso.
Il Sindaco, infatti, ha confermato che l’intesa siglata sarà fonte di maggiore tutela per l’Ente, oltre che conferma dell’impegno dell’Amministrazione comunale di compiere ogni scelta utile a rafforzare trasparenza e legalità.
Lo stretto intreccio tra i fenomeni di collusione e corruzione interni alla compagine territoriale ed il condizionamento mafioso è stato evidenziato negli interventi del Vicepresidente Lo Bello e del Presidente della Corte d’Appello Mario Buffa i quali concordano sulla necessità di operare congiuntamente su questo moderno fronte di guerra, mettendo a fattor comune i dati disponibili ed i sistemi informatici.
L’Accordo firmato ieri tra la Prefettura di Lecce, la Corte d’Appello ed il Tribunale di Lecce appronta un efficace strumento di interscambio che consentirà alla Prefettura di abbattere ogni rischio di ritardo nel rilascio delle certificazioni antimafia – acquisendo rapidamente le informazioni occorrenti – ed agli Organi Giudiziari di conoscere chi riveste cariche elettive ed altre utili informazioni quali quelle relative ai beni confiscati.
Comune a tutti i presenti è stato inoltre il plauso espresso alle Istituzioni ed alle Forze dell’Ordine per l’efficace azione svolta a tutela dell’economia locale, tenuto conto delle preoccupazioni scaturenti dal particolare momento storico, come evidenziato da Antonio Gabellone, presidente della Provincia, della crisi di liquidità e degli importanti investimenti nelle infrastrutture e nel turismo.
Il Presidente della Regione Nichi Vendola ha sottolineato sia la capacità degli Organi Giudiziari e delle Forze di Polizia di “fotografare” in tempo reale i fenomeni criminali nella loro evoluzione, sia la capacità della Prefettura di porre in essere una sintesi istituzionale che consenta di rispondere con immediatezza alle esigenze del territorio nel rispetto delle singole competenze e peculiarità, così come si sta sperimentando sulle problematiche del lavoro e dell’immigrazione.
Al Tavolo interistituzionale, seguito in streaming dalle Istituzioni, dagli Enti Locali e dalle altre Prefetture della Puglia, hanno partecipato oltre ai firmatari dei Protocolli, la Deputazione Salentina, i Consiglieri regionali e i rappresentanti delle Associazioni di categoria e alcuni sindaci.
Successivamente si è svolta una riunione di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduta dal Vice Ministro, con la partecipazione del Procuratore della Repubblica e del Presidente della Regione. Nel corso della riunione è stato fatto il punto sulla situazione dell’ordine e la sicurezza pubblica in provincia con riferimento sia all’andamento della delittuosità e dei reati predatori, sia al verificarsi di alcuni recenti episodi sintomatici di una conflittualità tra clan emergenti. Particolare attenzione è stata dedicata all’andamento dell’immigrazione e alla tempestiva risposta che il Prefetto, d’intesa con il Sindaco di Otranto, sentiti i responsabili provinciali delle Forze di Polizia, ha ritenuto di dare per adeguare la struttura di primissima accoglienza agli standard di accoglienza previsti dalla norma per i migranti sbarcati sulle nostre coste sia pure per il tempo strettamente necessario al loro trasferimento nei Centri Governativi- C.A.R.A. e C.I.E.
Nel primo pomeriggio il Vice Ministro ha ricevuto i rappresentanti provinciali delle Organizzazioni Sindacali delle Forze di Polizia ed ha raccolto le segnalazioni e le istanze volte a migliorare le politiche del comparto sicurezza.
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