"Pronti a denunciare chi vuole chiudere il Santa Caterina Novella"
Il comitato di fronte alle scelte Regionali prese in modo unilaterale, in stanze segrete, poco comprensibili, non rispondenti a nessuna logica e ancor meno ai requisiti e norme previste dal decreto 70/2015, votate solo ad affossare definitivamente l'Ospedale di Galatina, proporrà un esposto, dettagliato, nelle sedi ministeriali comprese quelle giudiziare affinchè si accertino le responsabilità di questo scempio.
La denuncia che produrrà il comitato sarà improntata a verificare , da parte del Ministero della Sanità, quali strutture ospedaliere della ASL hanno la necessaria idoneità o possibilità di adeguamento previste dal DM 70/2015.
Il comitato può documentare come l'ospedale di galatina sia l'unico in grado a rispettare le indicazioni previste dal DM 70/2015, requisiti che obbligano lE strutture ospedaliere ad avere spazi adeguati per posto letto, corridoi, stanze di degenza a norma, certificazione sulla staticità, agibilità, e sistemi antincendi a norma, uniche garanzie per la gestione in sicurezza dei pazienti e dell'esito clinico.
Il Presidente/Assessore alla Sanità pugliese, perchè non effettua uno dei suoi cosiddetti “blitz” nei vari ospedali della provincia di Lecce per controllare le criticità, l'esistenza delle Certificazioni di Agibilità o del sistema di prevenzione Incendi, oppure l'esistenza della Valutazione dei Rischi delle Strutture ospedaliere prima di prendere importanti decisioni si chiusura o accorpamenti o come e dove prevedere famosi DEA.
Il comitato è convinto che un buon presidente non si può affidare solo a quello che viene suggerito di dirigenti della ASL, specie se nominati da vecchie logiche basate su commistioni politiche.
Il comitato evidenzia che non si possono tenere pesi e misure diverse, il Piano di Riordino sanitario, proposto in queste ore dalla Regione, è profondamente errato perchè non parte dalla constatazione delle strutture di cui si dispone, dal loro grado di sicurezza dalla loro capacità ricettiva e dal grado di standard alberghiero che offrono, invece si operano scelte che favoriscono strutture che mettono a rischio la salute dei cittadini salentini ed in generale di tutti i pugliesi.
Strano, che si voglia fare tutto in fretta senza che sia stata eseguita una corretta valutazione del livello di rischio degli ospedali su cui si vuole puntare per costruire il famoso DEA (Dipartimento di Emergenza urgenza), si punta su ospedali che portano valori preoccupanti per l’incolumità di pazienti, utenti e visitatori, partendo dai volumi di metri quadri per posto letto alla sicurezza dei corridoi e delle stanze di degenza, ai servizi di diagnosi tutti requisiti imposti dal DM 70/2015 e disattesi con questa decisione.
Il comitato afferma che non c’è, invece, quasi alcun rischio nell’ospedale di Galatina che, assurdamente, sta per essere chiuso.
Appare evidente che di fronte a un grave e deprecabile comportamento e trattamento che si vogliono riservare alla nostra struttura e senza un vero e serio confronto democratico con tutti i soggetti interessati, il comitato sarà costretto a inoltrare esposto, nelle sedi opportune, contro chi con decisioni che violano la legge ( come DM 70/2015, ed altre), tenta di mettere repentaglio l'incolumità dei nostri concittadini.
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