Primo convegno in Puglia sulla cardiologia di genere
Si aapre oggi, 28 giugno, a partire dalle ore 9,30, nelle aule del polo didattico della ASL Lecce (Via Miglietta,5), il Convegno dal titolo “Cardiologia: una questione di genere” organizzato dal CUG, Il Comitato Unico di Garanzia della ASL e dal reparto di Cardiologia di Galatina, diretto da Marcello Costantini. Al centro dell’evento le differenze di cure e di diagnosi che possono esistere tra pazienti di differente sesso.
Da segnalare, alle 15,30, una tavola rotonda, coordinata da Ilio Palmariggi, sulla prognosi delle cardiopatie, i farmaci cardiovascolari, la decisione interventistica e la chirurgia cardiaca, alla quale prenderanno parte i cardiologi Piccinni di Casarano, Amico di Copertino, Colonna e Scotto di Quacquaro di Lecce.
L’apertura dei lavori è affidata al Direttore Generale Valdo Mellone e a Serenella Molendini, Consigliera di Parità della Regione Puglia, mentre concluderà la prima parte del convegno l’Assessore regionale alle Politiche della Salute e Welfare, Elena Gentile.
Il rapporto tra il genere e le cardiopatie non è un tema recente, ma negli ultimi anni vive una grande stagione , grazie ai progressi scientifici, alla scoperta di nuove malattie, all'entusiasmo che è cresciuto attorno a questi temi. In questo ambito, è la “cardiologia al femminile” che occupa il ruolo più importante : alcune malattie cardiache , peraltro niente affatto rare, sono decisamente più frequenti nel sesso femminile. Tra queste, la tako tusbo like syndrome, una malattia oscura e affascinante, per tutto ciò che la può scatenare, per il modo di presentarsi e per il mistero che ancora avvolge molti aspetti della sua patogenesi. Anche la sindrome X , una forma di angina pectoris nella quale la coronaropatia ostruttiva non è di casa, è tipica delle donne . Strane le coronarie delle donne: più spesso che nell'uomo possono essere colpite da dissecazione, una situazione drammatica che spesso ha luogo nel puerperio. E' certo che quest'ultimo è un momento delicato : dopo avere rischiato la vita per dare alla luce una vita umana, le donne rischiano di contrarre malattie pericolose: l'embolia polmonare, la miocardiopatia peri-partum, la dissecazione coronarica. E' giusto che tutti gli addetti ai lavori abbiamo cognizione e dimestichezza con questo genere di problemi, per poterli riconoscere ed affrontare degnamente! Altra situazione decisamente più frequente nel sesso femminile: l'infarto a coronarie sane, sapremo come e perchè il 28 giugno.
Ben venga dunque un convegno, primo in Puglia, dove la cardiologia di genere sia il tema conduttore. La cardiologia , si sa, negli ultimi tre decenni ha conosciuto un progresso inimmaginabile (come davvero in pochi altri campi della medicina) , dal punto di vista delle possibilità diagnostiche, dell’uso di tecnologie sofisticate, dell’approccio terapeutico. Questo ciclone di progresso (che non sempre e non comunque si traduce in un miglioramento del modo di curare) nasconde in effetti un’insidia terribile: che il cardiologo sempre di più si allontani dall’essenza fondamentale del suo lavoro la conoscenza di base e il ragionamento clinico, quest'ultimo inteso come itinerario mentale, guidato dalla cultura, dall’esperienza e dall’intuito, che deve costituire la base di ogni percorso, sia diagnostico che terapeutico. Lo scopo del convegno è anche quello : restituire vigore agli aspetti fondamentali dell’arte di curare , che sono quelli basati sulla conoscenza e sul ragionamento clinico. Il convegno affronterà dunque temi cruciali nella cardiologia di genere, come la Tako Tsubo like syndrome, l'angina variante, la sindrome X, l'infarto a coronarie normali, la dissecazione coronarica, le miocardiopatie tipiche del sesso femminile, le miocarditi pseudo-infartuali tipiche dei giovani maschi, le differenze di genere che esistono nella gestione delle cardiopatie, sia dal punto di vista medico che chirurgico. Invitiamo dunque tutti gli operatori interessati ad approfittare di questo momento formativo, per trarne il massimo vantaggio , e tradurre l'arricchimento che ne può derivare nel proprio quotidiano.
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