"Prima di chiuderlo venite a visitarlo"

Il Comitato di difesa dell'Ospedale di Galatina scrive a Renzi ed Emiliano

Egregi Signori (Matteo Renzi e Michele Emiliano, ndr) ci rivolgiamo alle SS.LL. perché riteniamo che un tema come quello della salute dei cittadini non possa essere visto con occhi di altri che sono, o possono essere, condizionati dall’interesse elettorale che li lega a territori e serbatoi di voti.  Riteniamo che meriti invece un’attenzione diretta, con la presente non vogliamo,  fare leva su passioni e sentimenti, ma  desideriamo sottoporre considerazioni che possono reggere qualsiasi confutazione.
Il Decreto 70/2015 imponeva alle Regioni, entro la fine dell'anno, di individuare gli ospedali di base sia di primo, sia di secondo livello. Prima della emanazione del Decreto 70/2015, la Regione Puglia aveva ridefinito la rete ospedaliera regionale impiegando la formula dei cosiddetti accorpamenti per individuare alcuni Ospedali di primo livello; in tal modo aveva identificato nella ASL Lecce, DEA di I livello gli ospedali di Galatina-Copertino.
Il Decreto 70/2015 impone un superamento di tale assetto organizzativo, prevedendo l'individuazione degli spazi fisici ospedalieri ove allocare le grandi Unità Operative in grado di sviluppare i notevoli volumi di prestazioni in regime di ricovero previsti come volumi minimi dallo stesso Decreto a garanzia della qualità degli esiti clinici. 
Pertanto,  nelle scelte di un riordino si dovrebbe puntare su ospedali di grandi dimensioni, per il motivo che gli Ospedali di primo livello diventano sede del Dipartimento di emergenza e accettazione, che richiede grandi superfici onde accogliere l'utenza di pronto soccorso prima servita da più ospedali.
Appare evidente che solo per questa ragione,  nel Salento non dovrebbero esserci dubbi sulla sopravvivenza dell'ospedale “S.C.Novella” di Galatina, che  è circa tre volte più grande dell’Ospedale di Copertino, in grado già da ora ad ospitare 350/400 Posti letto con annessi servizi di diagnostica,  inoltre, non ha problemi di staticità, potrebbe essere ampliato e sovra elevato.
Nonostante ciò, la Dirigenza della Asl e la politica Regionale, ignorando il decreto 70/2015, per motivi sconosciuti, ripropongono un modello organizzativo  con un finto accorpamento dell’ospedale di Galatina con quello di Copertino, altamente rischioso per i pazienti ricoverati. 
Pur di salvare l’ospedale di  copertino, ci si inventa un non meglio precisato dipartimento di emergenza-urgenza, affidando all’ospedale di copertino  funzioni di cura per le patologie che rivestirebbero caratteristiche di emergenza-urgenza, ( configurando al suo interno tutti i reparti di base compatibilmente con la capacità recettiva della struttura ( allo stato l’ospedale di copertino presenta una  massima capienza di 150 posti letto, mq. Coperti circa. 14.700).
Relegando l’ospedale di Galatina (già oggi in grado di ospitare 350/400 posti letto, mq coperti circa 33.000 ), ad accogliere attività di Day Service, unitamente a  reparti  di degenza in H.24 in grado di gestire patologie definite croniche.
Modello organizzativo altamente rischioso, come si fa a mantenere nell’Ospedale di Galatina, operativi reparti come:  Pneumologia, Malattie Infettive, Medicina Generale, Gastroenterologia, o altro, senza prevedere all’interno della stessa struttura un polo chirurgico o addirittura un reparto di Cardiologia con Utic, che protocolli di intervento adottiamo per i pazienti ai quali subentra una complicanza.
Sembra incredibile, che fine fà il tanto   previsto esito clinico previsto dal Decreto 70/2015, si ha consapevolezza, con tale scelta, di quali rischi si vuole far correre all’utenza ricoverate in questi ospedali distanti tra loro, collegati con una viabilità impervia.
Egregi Signori, prima di prendere una decisione, che potrebbe mettere a repentaglio la nostra salute , saremmo onorati e lieti di un sopralluogo delle SS.LL. nell’ospedale di Galatina per dimostrare che la struttura possiede i requisiti e le indicazioni previste dal Decreto 70/2015.
Siamo profondamente convinti che con l’intervento delle SS.LL. non sarà necessario ricorrere alla Magistratura; un passo rispetto al quale, se obbligato, non arretreremo, perché ci sentiamo moralmente obbligati a difendere la salute dei cittadini, messa a repentaglio da scelte contrarie alla verità e dettate da condizionamenti politico-campanilistici-elettorali.
Ringraziamo per la cortese attenzione e porgiamo distinti ossequi.

Domenica, 10 Gennaio, 2016 - 00:07