"Prima che sugli “artisti improvvisati”, bisognerebbe riflettere sui “politici improvvisati”"

Una speranza per la politica galatinese. Gli esempi di Giorgio Almirante e Marco Pannella

Le polemiche che negli ultimi giorni il circolo cittadino di “Fratelli d’Italia” ha messo in piedi ci fanno scuotere la testa, e per la verità anche un po’ sorridere. Il segretario provinciale Massimo Giannini ha a più riprese puntato il dito (social network, organi di stampa) contro la serata del 27 agosto, organizzata dalla nostra associazione “Guerriglia Culturale” nell’ambito della rassegna “Note a Margine”. Il signor Giannini scrive: “Nella serata suddetta si è svolto uno spettacolo indecente dove improvvisati artisti musicali si sono esibiti cantando imprecazioni ed altre parolacce in nome dell’arte”.
Per quanto ci riguarda, da organizzatori dell’evento, ci sentiamo in dovere soltanto di girare alla comunità le scuse pervenuteci dall’autore del gesto, che dal palco della “Villetta Bianca” si è fatto scappare delle bestemmie a voce amplificata. Sicuramente non un’azione corretta, di cui abbiamo preso atto e per cui ci è stato chiesto scusa ancora prima del polverone sollevato da Giannini.
Ci sia permesso, però, di fare qualche precisazione.
Ci infastidisce, e non poco, il fatto che il signor Giannini utilizzi una scusa al quanto frivola per “fare il mestiere dell’opposizione”, e strumentalizzi una grande giornata come quella del 27 agosto per attaccare l’amministrazione e l’assessore Coccioli.
Sia chiaro: non ci interessa entrare nel campo delle polemicuzze da paese, come non ci interessa sostenere le ragioni di una parte politica o di un’altra. Ciò che ci interessa è che si noti come di una grande manifestazione, durata tutto il giorno, i cui risultati e le cui finalità sono stati apprezzati da più parti, nonché da molti cittadini galatinesi, si parli in maniera esclusivamente negativa, dopo un piccolo episodio come questo.
La nostra associazione (e, va detto, l’iniziativa “Note a margine” in generale) ha fatto in modo che writers da tutta la provincia (artisti di un certo calibro) regalassero alla città un pomeriggio intero di rinascita periferica: un intero muro è stato affidato alle bombolette ed ai pennelli di questi ragazzi, che sono stati ammirati, durante la loro esecuzione, da molti passanti oltre che da numerose persone recatesi appositamente in via Ugo Lisi per vedere all’opera il mondo della street art. Famiglie, bambini, ragazzi, giovani e vecchi. Una dinamica che ci ha fatto molto piacere, perché abbiamo percepito davvero il fatto che stessimo regalando qualcosa ad una comunità.
Durante la serata, poi, una piazza dimenticata da tutti e da Dio ha letteralmente ripreso vita, con le esibizioni di musicisti non certo “improvvisati”, come li definisce scortesemente il Nostro, ma di grande talento. Una crew salentina (Lecce Finest), che stiamo vedendo crescere di manifestazione in manifestazione; un gruppo di ragazzi –anche loro giovanissimi – che hanno portato il proprio hip hop direttamente da Como (Kasi Strani); poi un rapper del calibro di Lord Madness, molto conosciuto nell’ambiente underground, che insieme al collega Dunk è venuto a Galatina direttamente da Roma, per l’unica (e teniamo sottolinearlo) data pugliese del suo tour.
Riteniamo che si possa tracciare un bilancio più che positivo della manifestazione, visto che la piazza si è popolata di ragazzi giovanissimi (ma non solo) venuti anche dai comuni limitrofi, visto che quel luogo ha ripreso vita per un’intera giornata, visto che la buona riuscita dell’evento ci ha fatto pensare di proporre in futuro altre iniziative per la rivitalizzazione della cosiddetta “Zona 167”, in virtù del fatto che il tema propostoci è risultato all’interno della nostra assemblea molto sentito e stimolante.
Altra cosa che ci rammarica parecchio è il fatto che l’esponente di Fratelli d’Italia utilizzi i nomi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino (cui è intitolata la piazza in questione), figure cui la nostra associazione è parecchio legata, per rincarare la dose su una questione che ci sentiamo, a questo punto, di definire, più che politica, “politicante”.
Da precisare, infine, che siamo convinti che per valutare le azioni e le iniziative esistano due criteri: uno è quello del bene, l’altro quello del meglio. A noi dispiace se per la prima parte della notte il quieto vivere dei residenti è stato turbato dal concerto e dal volume, ma siamo convinti che il “meglio” in questo frangente consistesse nel ridare vita ad un luogo che era agonizzante.
Siamo sostenitori del movimento, e delle città (e più in generale dei luoghi) che le comunità si riprendono. E siamo convinti che noi, il 27 agosto, insieme a chi vive davvero la “periferia” nel senso sociale del termine, ci siamo ripresi un pezzo di città. Convinti che, prima che sugli “artisti improvvisati”, bisognerebbe riflettere sui “politici improvvisati”, ringraziamo quanti ci hanno sostenuto e chiunque ci abbia dato una mano per mettere in piedi un evento del genere, che per un’associazione composta da comuni ragazzi di vent’anni resta comunque un’impresa.
Ma siamo qui per provarci, e se non avessimo voluto sudare e prenderci il rischio di incappare in questi capricci, non saremmo nati, e la nostra associazione non avrebbe questo nome.
Con il solito spirito che anima le nostre azioni, porgiamo distinti saluti.

Gentili responsabili di 'Guerriglia Culturale', consentite a questo umile cronista di sottoscrivere dalla prima all'ultima parola la Vostra lettera. Leggere le Vostre argomentazioni e conoscere i Vostri punti di vista rende orgogliosi di essere Vostri concittadini. Il rispetto per l'avversario  era il primo insegnamento che nelle scuole di partito di trenta o quaranta anni fa si impartiva a chi volesse tentare di occuparsi di politica.  Non ci sono più quegli impareggiabili luoghi di confronto e sono ormai rarissimi gli uomini politici degni di questo nome.
Vi faccio due esempi per tutti: Giorgio Almirante e Marco Pannella. Il leader radicale, il 20 febbraio 1982, fu invitato dall'allora segretario missino ad un congresso del Movimento Sociale Italiano- Destra Nazionale. Il 'duetto' fra Almirante e Pannella rimane una pagina insuperata di storia della libertà di pensiero e di parola in Italia.
Voi avete avuto come principali maestri i Vostri genitori, la scuola, internet e forse la Chiesa. Siete riusciti, per ora, a prendere il meglio da tutti. La Vostra scelta dei marciapiedi di periferia per le Vostre azioni politiche è un ottimo risultato, sicuramente migliorabile. Ma a chi, come Voi, socraticamente, 'sa di non sapere' le occasioni non mancheranno.

Sono stato in dubbio sull'opportunità di pubblicare la Vostra comunicazione non avendo avuto la possibilità di offrire ai lettori di galatina.it il pensiero del dirigente galatinese di 'Fratelli d'Italia', semplicemente perché colui che avete eletto a Vostro interlocutore non manda in redazione i suoi comunicati stampa. (Consentitemi di essere scurrile. L'omonimo del conduttore di Ballarò ha il classico, autolesionista atteggiamento del marito che si evirò per fare dispetto alla moglie). Ho, infine,  pensato che ai quattro lettori di galatina.it era giusto offrire la grande speranza, il grande ottimismo, la certezza di un futuro politico migliore per la nostra Città che si respirano nella Vostra lettera. Non mollate! (d.v.)

XIII Congresso del Movimento Sociale Italiano-Destra Nazionale

Mercoledì, 9 Settembre, 2015 - 00:07

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