Presentata la Stagione lirica 2014 di Lecce
È stata presentata questa mattina, a Palazzo Adorno a Lecce, la 45a Stagione Lirica Tradizionale della Provincia di Lecce. Tutti i particolari dell’edizione 2014 sono stati illustrati in conferenza stampa dalla vice presidente e assessore provinciale alla Cultura Simona Manca, dal direttore artistico Sergio Rendine, dal dirigente del Servizio Politiche Culturali e Sistemi museali Massimo Evangelista, dal vicepresidente della Fondazione Ico Tito Schipa Eraldo Martucci e dal coreografo del “Balletto del Sud” Fredy Franzutti. Gli interventi sono stati introdotti dal direttore di produzione della Stagione Carlo Antonio De Lucia.
Il nuovo cartellone, messo a punto sotto la direzione artistica del maestro Sergio Rendine, sarà di scena sul palcoscenico del Teatro Politeama Greco di Lecce, dal 28 febbraio al 30 marzo 2014.
Ad alzare il sipario della 45^ Stagione Lirica Tradizionale della Provincia di Lecce venerdì 28 febbraio sarà il Don Carlo di Giuseppe Verdi con la regia di Golat Ludetek. Maestro concertatore e direttore d’orchestra sarà Filippo Maria Bressan. La replica è prevista per il 2 marzo.
Il 14, 15 e 16 marzo sarà la volta di Tosca di Giacomo Puccini, con la regia di Enrico Castiglione. Maestro concertatore e direttore d’orchestra sarà Marcello Panni. Infine, il cartellone 2014 propone la tormentata e struggente storia d’amore di Orfeo ed Euridice di Christoph W. Gluck, in calendario il 29 e il 30 marzo.La regia dell’opera, che ripercorre musicalmente il celebre mito narrato da Ovidio nelle sue “Metamorfosi”, è di Carlo Antonio De Lucia, la regia coreografica è di Fredy Franzutti. Maestro concertatore e direttore d’orchestra è Francesco Ledda.
“Anche quest’anno proponiamo una Stagione Lirica di altissimo livello con titoli che coniugano innovazione e tradizione. Iniziamo un mese dopo rispetto al passato perché l’Orchestra della Fondazione Ico “Tito Schipa” è impegnata nella Stagione Lirica del Petruzzelli di Bari. Una scelta che è per noi motivo di orgoglio e della quale andiamo fieri”, ha esordito la vicepresidente della Provincia di Lecce Simona Manca.
“Purtroppo quest’anno iniziamo con un lutto: la scomparsa, quasi alla vigilia della prima, dell’avvocato Cosimo Longo, che è stato la memoria storica della lirica leccese, un vero e proprio pilastro. Dedichiamo a lui questa 45^ edizione”. La vicepresidente ha quindi affrontato il nodo cruciale del futuro della Fondazione Ico alla luce della riforma che sta investendo le Province: “Devo porre l’attenzione su un aspetto non squisitamente artistico che, però, riguarda da vicino la Stagione Lirica, a causa della riforma delle Province che il Governo ha in mente e che è già passata alla Camera dei deputati ed è in discussione al Senato”, ha detto la Manca, che ha proseguito: “Questo progetto nebuloso non dice nulla, in particolare, sulle Fondazioni. La Provincia finanzia in modo quasi esclusivo la Fondazione Ico, con investimenti variabili negli anni, da 1 milione e 300mila euro fino a 1 milione e 600mila, oltre agli stanziamenti per la Stagione lirica. I contributi del Comune e del Ministero dei Beni culturali sono di gran lunga inferiori. Parliamo, quindi, di cifre importanti”.
“Non sappiamo se nel 2015 la Stagione Lirica e quella Sinfonica ci saranno ancora. La cultura subirà un duro colpo. La produzione culturale perderà i suoi “genitori” e tutto ciò avrà riflessi gravissimi anche sull’occupazione. Insieme a circa un centinaio tra orchestrali e dipendenti, la Fondazione, infatti, dà lavoro ad almeno altre cento persone dell’indotto. Stiamo parlando di una piccola industria di quasi 200 persone che lavorano e vivono di questo per quasi tutto l’anno. Cosa faranno da quest’estate in poi?”, ha sottolineato ancora la vicepresidente della Provincia.
“Nel prossimo Consiglio provinciale presenteremo un ordine del giorno che punta a coinvolgere Regione e Governo su questa questione. Continueremo a parlare finché esisteremo. Non è giusto, è irreale, è negativo che la Fondazione non esista più e non si produca più cultura. Al di là di noi speriamo che lirica e concertistica si possano ancora fare. Per questo chiedo la collaborazione di tutti a tutti i livelli”, ha continuato Simona Manca.
“A questo quadro si aggiunge un’aggravante: la mancata considerazione della produzione culturale della Fondazione da parte della Regione Puglia, che ci ha spinto a uscire, in qualità partner, dal progetto strategico “Ice”, inserito nell’ambito del Programma di cooperazione territoriale europea Grecia Italia 2007 – 2013, che ha finanziato con quasi cinque milioni di euro esclusivamente altri eventi. Questo perché evidentemente la Regione non considera la Lirica o la Sinfonica parte dell’industria creativa del territorio salentino e regionale”, ha concluso Simona Manca.
Il direttore artistico Sergio Rendine si è unito all’accorato appello della vicepresidente Manca, soffermandosi su questo tema all’inizio del suo intervento: “La chiusura delle Province è già avvenuta in Sicilia ed è stata una catastrofe. Orchestrali e direttori delle fondazioni sono a spasso. Due docenti si sono suicidati per mancanza di prospettive. La Stagione lirica della Provincia di Lecce è la più antica d’Italia ed è tra le più prestigiose. Cancellarla sarebbe uno scempio. Iniziamo a gridare, non a parlare, per farci sentire. Non possiamo permettere che tutto questo, che ha raggiunto tali punte d’eccellenza, vada in fumo”. Il direttore artistico è quindi entrato nel “cuore” del cartellone da lui stesso ideato e definito: “Il tema conduttore di questa 45^ edizione è Eros e Tanatos, amore e morte visto sotto aspetti diversi. Apriamo questa edizione con Don Carlo, una delle opere più belle di Giuseppe Verdi, un’opera della maturità che è un vero capolavoro assoluto. Carlo Colombara che interpreta Filippo II è un grandissimo basso, Cellia Costea è da considerare una vera e propria esperta dell’opera. Qui troviamo la morte leale. Rodrigo si sacrifica per Don Carlo. C’è l’amore per amicizia, l’amore per fedeltà. Il Don Carlo è una nostra produzione che porteremo in giro per il mondo”.
“La Stagione prosegue con un titolo di grande popolarità la Tosca di Puccini. Demetra Teodossiu e Aquilles Machado sono due interpreti d’eccezione. Anche il secondo cast è eccellente. L’allestimento scelto è quello di Taormina che ha riscosso un grande successo. Tornando al tema centrale, Tosca rappresenta la morte per l’amore disperato, la morte per l’amore lascivo, la morte per l’inganno”.
“Chiudiamo con Orfeo ed Euridice, che rappresentano l’aspetto mistico e sacro dell’amore, in cui tutto è molto simbolico. Con la sua messa in scena celebriamo anche il 300° anniversario della nascita di Christoph W. Gluck. Quest’opera barocca termina con la salvezza. Un finale che vuole essere un augurio per tutta l’Istituzione”, ha concluso Sergio Rendine, che a sorpresa ha svelato la “chicca” di questo evento: la partecipazione della grande Carla Fracci.
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