In Prefettura le Banche e le associazioni antiracket

Il costante impegno ed il monitoraggio sulle tematiche della sicurezza degli Istituti Bancari e sull’andamento dei fenomeni dell’usura e dell’estorsione in questa provincia, hanno rappresentato il presupposto per l’incontro convocato nella mattinata odierna dal Prefetto della provincia di Lecce, Giuliana Perrotta.
I lavori  della giornata sono stati articolati in due fasi: la prima dedicata all’analisi ed all’implementazione dell’attività svolta dall’Osservatorio Provinciale Antiusura, istituito per il monitoraggio dell’Accordo Quadro 2007; la seconda, è stata caratterizzata dalla sottoscrizione  del Protocollo d’intesa integrativo, diretto alla prevenzione della criminalità nelle Banche.
All’incontro hanno partecipato il Procuratore della Repubblica Dr. Cataldo Motta, il Coordinatore Nazionale del Centro Sicurezza ABI  Marco Iaconis, il Vice Presidente della Commissione Regionale ABI Vito Primiceri accompagnato dal Segretario Regionale ABI  Vincenzo Panzarino, il Presidente della Camera di Commercio  Alfredo Prete, i rappresentanti delle Forze di Polizia, il Direttore della Banca d’Italia di Lecce  Vito Magarelli, i rappresentanti degli istituti di credito operanti nella Provincia, il Direttore di Equitalia Sud di Lecce  Michele Minonne, il rappresentante dell’Ente Poste ItalianeFrancesco Mazzotta, le Associazioni provinciali Antiracket e i delegati delle Organizzazioni Sindacali di Categoria.
I lavori della prima sessione sono stati introdotti dal Prefetto che ha svolto un rapido excursus  sull’attuale quadro normativo in materia di misure finalizzate al contrasto dei fenomeni criminosi dell’estorsione e dell’usura, nonché sugli strumenti pattizi sottoscritti a livello  nazionale e locale, quale l’Osservatorio Provinciale Antiusura per il monitoraggio dell’Accordo Quadro del 2007 che prevede nella sua composizione la contestuale presenza di rappresentanti dei Confidi, ai quali è attribuito il rilevante compito di erogare i fondi speciali antiusura stanziati dallo Stato, la Camera di Commercio, le Associazioni di categoria, nonchè le Associazioni Antiracket che operano sul territorio con la finalità di incentivare la denuncia dei reati in questione e sostenere le vittime degli stessi.

Il Prefetto ha inoltre evidenziato i dati statistici in possesso che dimostrano la scarsa collaborazione delle vittime di questi odiosi reati, nonostante il costante impegno delle Forze di Polizia e delle Associazioni operanti sul territorio.
Ciò è confermato dal proporzionale incremento dei reati accertati dalla Magistratura, sia pure in conseguenza di attività investigative svolte in fattispecie criminose più complesse quale l’Associazione a delinquere di stampo mafioso.
Da qui la necessità  di implementare la strategia di contrasto ai fenomeni criminosi sia attraverso una risposta di carattere culturale e sociologica, sia mediante l’incremento dell’attività svolta dai “perni della strategia preventiva”, come sono stati definiti dal Prefetto, cioè le Associazioni, la Camera di Commercio ed i Confidi.
Tale quadro è stato confermato dal Procuratore della Repubblica che dopo aver plaudito all’iniziativa del Prefetto ritenuta particolarmente utile nel contesto socio-economico della provincia, ha rilevato l’esistenza di idonei strumenti normativi di tipo repressivo, quali il sequestro preventivo e la confisca dei beni, ed ha altresì concordato sulla necessità di implementare gli strumenti della prevenzione, rispetto al progressivo aumento dei delitti in questione, quale unica risposta efficace anche per la successiva attività della Magistratura.
Sulla stessa direttrice si è posto anche il Vice Presidente  di ABI Regionale che ha fatto presente la particolare efficacia delle norme in tema di responsabilità penale dei funzionari bancari reticenti ed ha altresì proposto un aggiornamento del protocollo sull’Osservatorio mediante la istituzione di un gruppo ristretto di lavoro, coordinato dal Prefetto e composto da un Rappresentante di Confidi, dalla Camera di Commercio e degli Istituti Bancari, che dovrebbe svolgere un’attività di analisi ed approfondimento delle singole questioni in maniera più agile e snella, fornendo risposte più efficaci agli operatori economici.
Anche il Presidente della Camera di Commercio, nel concordare sulla valenza dell’iniziativa promossa dal Prefetto, ha rilevato il rinnovato ruolo di impulso svolto dai Confidi, la cui attività deve essere ancora incrementata attraverso una maggiore sinergia tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti.
La prima parte dei lavori si è pertanto conclusa con la condivisione della proposta della costituzione del Gruppo di Lavoro ristretto che sarà a breve formalizzato e con la presentazione della brochure informativa redatta dalla Prefettura di Lecce in materia di emissione di assegni a vuoto, intitolata “per un uso responsabile  del denaro”, che sarà trasmesso alle Banche per la diffusione e la distribuzione agli utenti nelle rispettive filiali.
Anche la seconda parte dei lavori, con successiva sottoscrizione del Protocollo d’intesa integrativo diretto alla prevenzione della criminalità nelle Banche, è stata introdotta dal Prefetto che, nel richiamare le principali modifiche apportate al precedente strumento pattizio, ha evidenziato l’estrema efficacia  operativa dimostrata dallo stesso i cui risultati sono confermati dai dati statistici che dimostrano un decremento  del 91% delle rapine poste in essere nei confronti degli istituti di credito in questa provincia.
Tale giudizio è stato condiviso anche dal Coordinatore Nazionale Sicurezza ABI che ha confermato anche per il futuro l’impegno dell’ABI per l’implementazione delle misure di sicurezza, per le quali sino ad oggi sono stati già investiti oltre 766 milioni di Euro in tecnologia e formazione sull’intero territorio nazionale, quale rilevante deterrente per limitare ulteriormente questa fattispecie di reato predatorio.
In conclusione il Prefetto ha richiamato l’attenzione dei Rappresentanti ABI sulla possibilità di avviare una iniziativa insieme all’associazione di categoria al fine di incrementare  l’uso della carta di credito, anzichè del denaro contante, per prevenire anche le rapine ai distributori di carburante, così come è stato proposto in occasione di una recente riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica allargato alle Associazioni di categorie interessate.

 

 

 

Mercoledì, 8 Maggio, 2013 - 00:04