"Poteva essere un Ospedale da 600 posti"

Giampiero De Pascalis tuona contro la "la schizofrenia delle scelte" riguardanti il Santa Caterina Novella. Il vicepresidente della Commissione sanità regionale ed una delegazione di parlamentari COR in visita agli ospedali di Galatina e Casarano

Ieri mattina il vicepresidente della Commissione Sanità della Regione, Luigi Manca, il senatore Francesco Bruni e i deputati Roberto Marti e Rocco Palese  hanno visitato gli ospedali di Galatina e Casarano. Entrambi i nosocomi saranno declassati perdendo importanti reparti.
Nella prima struttura la delegazione COR, accompagnata da Giampiero De Pascalis, dal direttore sanitario Giuseppe De Maria, da Francesca Tundo e Clelia Antonica del Comitato pro Ospedale di Galatina, ha visitato i reparti di Ginecologia-Ostetricia e Pediatria, "due fiori all'occhiello che presto saranno chiusi a causa dei tagli previsti in modo ragionieristico dal piano di riordino".
Nella seconda, oltre ai due reparti la delegazione, accompagnata dal direttore medico, Creti, ha visitato il reparto di Chirurgia pediatrica ("Un vero gioiello ospedaliero un punto di riferimento di vera e propria eccellenza per i bambini e le loro famiglie").
"Fermo restando la creazione del polo pediatrico all'ospedale di Lecce - ha sostenuto il consigliere Manca - ci adopereremo, ognuno per propria competenza, affinché la Chirurgia Pediatrica di Casarano resti attivo. Se il presidente Emiliano avesse operato i tagli ospedalieri dopo aver visitato i reparti sicuramente sarebbe d'accordo con noi: questo reparto non può chiudere! La struttura serve un territorio importante e l'utenza non può essere costretta a spostarsi di molti km per un servizio che fino ad oggi è offerto a Casarano in maniera straordinaria".
Il futuro candidato Sindaco di Galatina ha, invece, dichiarato: "Darò mandato a un legale affinché valuti quali siano le possibili azioni da intraprendere per fermare lo scempio deciso dalla politica sull’ospedale “Santa Caterina Novella”.
Sulla pelle dei cittadini, non solo galatinesi e dei residenti nei comuni limitrofi, sono state fatte scelte che si giustificano solo con la forza che hanno avuto politici di altri territori nel farsi ascoltare a Bari. È stato deciso di far morire l’ospedale di Galatina che, posso testimoniare, si caratterizzava come centro di eccellenza e il problema non è di campanile.
Dietro le scelte della politica c’è l’utilizzo dei soldi pubblici e allora mi chiedo come si possa giustificare che una struttura come il nostro ospedale possa essere ridotta a fare quasi nulla mentre si dovranno spendere soldi pubblici per rendere idonee altre strutture ospedaliere. Se a questo aggiungiamo che fra Lecce e Gallipoli c’è solo l’ospedale di Galatina che la politica ha deciso di penalizzare spingendolo verso una china pericolosa per la salute pubblica, allora mi chiedo dov’era la politica locale quando si compiva il misfatto. Cosa hanno fatto la precedente amministrazione e il Pd? Noi cittadini conosciamo bene la risposta.
Poteva essere un ospedale da 600 posti letto e lo vogliono ridurre a 160 posti letto contro gli attuali 255 e questo significa che la maggior parte dei reparti sarà chiusa e abbandonata. Premesso che il decreto ministeriale 70, con cui sono stati fissati gli standard ospedalieri, è stato redatto dal ministero della Salute e da quello dell’Economia, ne consegue che c’è particolare attenzione all’equilibrio dei conti.
Mi chiedo, perciò, se l’ospedale di Galatina avrà, dopo il ridimensionamento, minori costi di gestione o se per la parte inerente la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti e per le pulizie rimarrà comunque l’attuale costo spalmato su un numero di letti inferiore. Il mio timore è che il costo del posto letto possa non diminuire e un domani potremmo sentirci dire che l’ospedale, nonostante le tante professionalità presenti, non è efficiente. Ma la schizofrenia delle scelte è palese se si esaminano gli atti della Regione. Il Regolamento ospedaliero varato dall’amministrazione Vendola accorpava Copertino e Galatina come ospedali di primo livello e Scorrano ospedale di base. Successivamente è intervenuto il dm 70 che ha impedito scelte da Ponzio Pilato (accorpare per non scegliere chi fa cosa) e il Piano di riordino elaborato dall’amministrazione Emiliano ha declassato a pronto soccorso di base sia Galatina che Copertino e ha promosso Scorrano a ospedale di primo livello. Vogliamo capire il perché di queste scelte e vogliamo un’operazione di trasparenza sullo stato delle strutture e sulla loro capacità di rispondere alla domanda di salute dei cittadini".

Martedì, 3 Gennaio, 2017 - 00:07

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