"Potenziare il servizio trasfusionale, non ridimensionarlo"

Rifondazione e il Comitato pro 'Santa Caterina Novella' attaccano i vertici della Asl. Narracci parla di ferie e di sicurezza

"Il centro trasfusionale di Galatina va potenziato e non ridimensionato. Quest'ennesimo smembramento della struttura sanitaria galatinese -afferma Apollonio Tundo, segretario delm Prc galatinese-  risulta inaccettabile visto l'importante numero di cittadini di tutto l'hinterland che ricevono assistenza. La richiesta della struttura sanitaria di potenziare il personale medico è rimasta inascoltata e come se non bastasse invece di garantire il servizio si mette in
discussione la sua piena attività. Scongiuriamo che il processo di depotenziamento porti poi ad una totale chiusura del centro.
Rifondazione Comunista porterà avanti la battaglia nelle opportune sedi al fine di scongiurare quest'ennesimo colpo mortale per la struttura sanitaria ed invita tutti i cittadini del territorio alla mobilitazione".
Il Comitato difesa del P.O. di Galatina rimarca che "il Centro trasfusionale rappresenta un punto di riferimento dell’utenza non solo del distretto di Galatina ma dell’intera Provincia. Basta visionare i dati attività anno 2012: unità sangue ed emocomponenti raccolti 4.025, unità cedute ad altri trasfusionali cica  600; trasfusioni ambulatoriali  circa 800; infusioni ambulatoriali ferro circa 1.100 per circa 130 pazienti; prove di coagulazione circa n. 16500 , per circa 2254 pazienti bacino di utenza di tutta la provincia.
Tale attività viene svolta dalla equipe, con un alto livello di assistenza medico-infermieristico, in una area  interamente dedicata in piena sicurezza. La stretta vicinanza e interazione di attività con i reparti di degenza  del P.O. di Galatina,  consente una integrata e completa assistenza a tutti i  pazienti che presentano problemi di natura ematologica e rendono sicura e affidabile l’attività chirurgica in sala operatoria.
Inoltre il P.O. di Galatina è tra i pochi ospedali della provincia è in grado di offrire un alto livello standard alberghiero-assistenziale e sicurezza sulla staticità della stessa struttura. Sarebbe veramente incomprensibile che ragioni legate  a carenza di personale obbligassero la Direzione ad un scelta di accorpamento con altri Presidi della zona".
"Tale evenienza è deleteria e poco funzionale alle esigenze dell’utenza -continua il Comitato- e probabilmente dispendiosa  in quanto ci  si  dovrebbe attrezzare con risorse economiche ed umane per garantire comunque il  servizio ( regime di pronta disponibilità presso altri Predisi ?), con automezzi che dovrebbero fare da spola tra presidi  per reperire emoderivati.
Da una analisi obiettiva dell’attività svolta e da una semplice valutazione  logistica  del territorio salentino, questo comitato    ritiene  indispensabile, per un efficiente servizio, il funzionamento del Centro trasfusionale su h.12 come attualmente accade.
E’ opportuno precisare che questa iniziativa del Comitato a tutela del Centro trasfusionale  Galatina non  è frutto di una posizione puramente campanilistica, ma scaturisce da un’analisi obiettiva dei dati in possesso e da una obiettiva valutazione statistico-epidemiologica del territorio, parametri ai quali dovrebbe far riferimento chi ha potere decisionale".

Secondo Ottavio Narracci, direttore sanitario della Asl nonsi tratterebbe di un ridimensionamento ma di un adeguamento temporaneo del servizio alle norme di sicurezza al fine di consentire al personale di andare in ferie".

Domenica, 30 Giugno, 2013 - 00:04