“A porte aperte”
La prossima tappa di “A porte aperte” sarà Galatina, il 29 Giugno, dalle 19:30 in via Pascoli 50. Qui si trova un appartamento nel quale risiedono da tempo i migranti beneficiari di progetti di accoglienza integrata curati da Arci Lecce nel comune salentino. E qui i cittadini sono invitati pubblicamente a una piccola festa per conoscere i ragazzi e le famiglie migranti ed entrare – anche fisicamente – in contatto con la rete Arci dell’accoglienza che opera nel Salento.
L’iniziativa “A porte aperte”, del resto, è stata pensata e realizzata da Arci proprio per promuovere l’incontro tra la comunità dei migranti accolti nella sua rete salentina e le popolazioni locali. Si affianca ad altre esperienze già vincenti, come “A tavola con noi” (che durante le ultime festività natalizie ha portato più di cento migranti ad essere invitati a pranzo o a cena nelle case dei salentini) o come “Soffio Verde” (un progetto che vede fianco a fianco migranti e associazioni locali per la riqualificazione degli spazi a verde nei Comuni che ospitano progetti Sprar o Cas.
L’appuntamento di Galatina di domani si tiene in occasione dei festeggiamenti patronali di Santi Pietro e Paolo. Un’occasione per le famiglie migrati beneficiarie di progetti di aprire alla cittadinanza la loro residenza in via Pascoli 50, e per presentare i manufatti artigianali realizzati durante i laboratori di intreccio e cucito che hanno frequentano nel periodo di permanenza nel progetto. Ai cittadini di Galatina, poi, le famiglie migranti offriranno le pietanze tipiche dei paesi di provenienza, dalla Nigeria al Bagladesh, e il miele millefiori che hanno prodotto durante la frequenza del corso di apicultura.
“Il nostro compito è favorire l’incontro tra i migranti e i cittadini dei paesi del Salento che li ospitano – dichiara Anna Caputo, presidente di Arci Lecce - È necessario per noi che le comunità sviluppino una conoscenza diretta delle famiglie migranti che sono diventate loro vicine di casa, una conoscenza che comprende la storia che queste famiglie hanno vissuto, le difficoltà che le hanno spinte a migrare, ma anche quegli aspetti, come la gastronomia, che sono sicuramente veicoli di interazione, curiosità reciproca, incontro. La migrazione è un fenomeno con il quale il nostro paese e anche il Salento stanno facendo i conti. Di fronte a questo occorre lavorare perché si sviluppi un rapporto positivo di integrazione, dal quale la comunità locale può guadagnare in termini di crescita sociale e culturale”.
Oggi i beneficiari di progetti di accoglienza Arci a Galatina sono circa 50 nel Cas e 40 negli appartamenti della rete Sprar.
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