"Più del fuoco potè la stoltezza"
Galatina devastata dai problemi e i politici litigano per le poltrone
Gentile Direttore, purtoppo da anni, se non da sempre, assistiamo impotenti ai numerosi incendi che devastano e violano il nostro territorio,principalmente nel periodo estivo. Questa notte, intorno alle 3:00 circa, sono stata svegliata dal crepitare delle fiamme che divampavano alte in un terreno incolto, posto in prossimità della mia abitazione e ai cui margini si ergono (ancora!) due maestosi pini.
Di fronte al fuoco, si sa, ci si sente impotenti.
Tuttavia, stanotte, non sono state tanto le fiamme quanto la stoltezza, l'ignoranza e la cattiveria umana a farmi sentire del tutto impotente.
Tuttavia, stanotte, non sono state tanto le fiamme quanto la stoltezza, l'ignoranza e la cattiveria umana a farmi sentire del tutto impotente.
Cordiali saluti.
Gentile Chiara, come darLe torto. Negli ultimi giorni le fiamme hanno circondato la città. I Volontari della Protezione Civile e i Vigili del Fuoco si sono dannati l'anima per riuscire a contenere e a fermare l'avanzamento degli incendi causati sempre, come giustamente sottolinea Lei, dall'ignoranza degli uomini.
E mentre questo accade i politici galatinesi non se ne occupano. Quando le fiamme divampano fra le ore 14 e le ore 17 i Vigili Urbani non intervengono perché sono in servizio dalle ore 17 alle ore 24 per assicurare la loro presenza al centro di piazze sono chiuse ma vuote. Per fortuna a curare la viabilità, come è successo durante l'incendio sulla Noha-Collepasso, ci pensano gli agenti della Polizia di Stato che avrebbero però ben altri compiti.
Chi si occupa del coordinamento delle Forze dell'ordine galatinesi? Il Sindaco? Ultimamente non ha molto tempo, occupato com'è a tenere insieme una maggioranza in continua, inutile fibrillazione.
A quanto sembra i quattro eletti nelle liste del PD (Fernando Baffa, Piero Lagna, Daniela Sindaco, Teresa Spagna) sono partiti alla conquista di Palazzo Orsini. A Cosimo Montagna hanno chiesto la delega di vicesindaco, un paio di assessorati e la conservazione delle deleghe consiliari inclusa la Presidenza.
Il Primo Cittadino non ha risposto ma nel Partito Democratico ormai si grida al "tradimento di chi si è fatto eleggere con i voti dati ad un simbolo per poi tradirlo ed abbandonarlo". Insomma le fiamme hanno raggiunto anche via Montegrappa e via Umberto I e non si trova nessuno che, con ragionevolezza, pensando prima alla città e poi a se stesso, sia in grado di spegnerle. (d.v.)
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Sabato, 23 Luglio, 2016 - 00:07