P.I.P.P.I. per promuovere nell'Ambito di Galatina una politica d’intervento psicosociale innovativa
L'Ambito Territoriale Sociale (A.T.S.) di Galatina sin dal 2014 continua, anche con la settima implementazione del Programma Ministeriale P.I.P.P.I., a promuovere sui territori dei comuni di Aradeo, Cutrofiano, Neviano, Sogliano Cavour e Soleto, di cui capofila Galatina, una politica d’intervento psicosociale innovativa così come voluto dalla governance dell’Assessorato al Welfare della Regione Puglia.
Il Coordinamento Istituzionale dell’A.T.S. , in modo lungimirante, avendone colto negli anni la ricaduta positiva sulle famiglie e sui bambini, ha nuovamente accolto con grande entusiasmo l’opportunità di ricandidarsi a P.I.P.P.I. che ha reso lo stesso Ambito il solo, per la seconda volta, in Puglia, a portare avanti il livello avanzato con un bacino di destinatari di ulteriori n. 20 nuclei familiari aderenti allo stesso. In quattro anni, il lavoro di prevenzione messo in campo dalla rete istituzionale attivatasi (Servizi Sociali comunali, Servizi Sociali d’A.T.S., Consultori Familiari, Scuole, Servizi specialistici del Distretto Socio Sanitario di Galatina: Servizio per le Dipendenze, Servizio di Neuropsichiatria Infantile e Centro di Salute Mentale e Privato sociale) ha riguardato una popolazione di oltre un migliaio di cittadini a favore dei quali sono stati attivati dispositivi di potenziamento continuo tra Gruppi Genitori, Gruppi Bambini, interventi nelle classi e reti di famiglie solide e solidali.
L’inserimento nel livello avanzato del Programma ha determinato, inoltre, la nascita di un nuovo soggetto quale garante della trasferibilità e dell’adattamento di P.I.P.P.I. nell’A.T.S.. Si tratta di un Laboratorio Territoriale (Lab T), unico in Puglia, che si occupa di valutare ed innovare le progettualità proposte dall’A.T.S. attraverso il metodo della valutazione partecipativa e trasformativa. E’ composto dai tre formatori e Coach (Dr. Antonio Dell’Anna – già componente del Gruppo Territoriale, Dr.ssa Cinzia Riccardi e Dr.ssa Barbara De Simone – entrambe già Coach del Programma), dal Referente Territoriale (Dr.ssa M. Teresa Bianco - Responsabile dell’Ufficio di Piano dell’A.T.), dal Presidente dell’A.T.S. - (Prof. Antonio Palumbo assessore alle politiche Sociali del Comune di Galatina) e dai Tutor Lab T in rappresentanza del Gruppo Scientifico dell’Università di Padova (Ph Marco Ius e Ph Sara Colombini).
L’A.T.S. garantisce la presenza in organico dell’expertise per gestire processi di formazione e di valutazione in maniera competente e progressivamente autonoma attraverso i tre formatori specializzati dal gruppo Scientifico del Labrief dell’Università degli Studi di Padova. Essi, dunque, avranno il compito di coordinare le attività del Lab T, rilevare i bisogni formativi nonchè svolgere attività formative iniziali e continue per le Equipe multi professionali, anch’esse formate per lo specifico dell’intervento nel Programma P.I.P.P.I..
Il lavoro del Lab T sta portando alla stesura ed all’attuazione di un progetto innovativo i cui risultati saranno presentati nel convegno nazionale del 4 dicembre 2018. In questo contesto di innovazione, l’A.T.S. di Galatina sta per varare una modellizzazione della valutazione partecipativa e trasformativa del lavoro con le famiglie, sostenendo l’istituzione di un tavolo di stakeholders denominato Centro Ascolto Mediterraneo per le Famiglie.
“Nella logica dell’ottimizzazione della spesa pubblica, in termini economici e professionali” – dichiara l’assessore alle Politiche Sociali Antonio Palumbo - e a fronte di risultati di rilevanza scientifica, appare oggi concluso il periodo degli “interventi a pioggia” e del lavoro sull’urgenza. E’ indispensabile lasciare spazio alla co-progettazione multi professionale con le famiglie, finalizzato al miglioramento della qualità della vita. Per il Coordinamento Istituzionale la pluriennale partecipazione al Programma rappresenta un elemento di orgoglio in quanto, grazie al lavoro svolto negli anni, ha permesso la creazione di un Laboratorio Territoriale di ricerca e formazione, unico in Puglia che vede gli operatori sperimentarsi in una nuova metodologia di lavoro con le famiglie che è destinata a diventare strutturale su tutto il territorio nazionale”.
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