Più coesione e maggiore solidarietà
Estratto dall'intervento del Presidente Mattarella al termine del Concerto diretto da Riccardo Muti in occasione della Festa della Repubblica.(...)Questo 2 giugno del 2015 presenta qualche segnale di speranza, pur nelle difficoltà che permangono nella vita quotidiana degli italiani, si inizia a intravedere l'uscita dalla crisi di questi anni.
L'Italia nella sua storia recente ha attraversato diverse stagioni molto difficili e le ha superate operando con spirito solidale, al di là e al di sopra delle differenze politiche anche profonde talvolta : la ricostruzione del dopoguerra, la lotta al terrorismo, l'ingresso in Europa, le tante catastrofi naturali che si sono succedute. Le difficoltà possono essere superate se vi è coesione e senso di solidarietà. Nella nostra società vi sono tanti esempi di spontanea coesione, penso ai cittadini di Milano che un mese fa hanno ripulito le strade della città devastate dai Black Bloc; penso ai giovani della Liguria che si sono mobilitati per cancellare e riparare le ferite delle alluvioni. Vi sono tanti esempi di questo genere da seguire anche nella vita istituzionale. Le discussioni, la dialettica anche acuta è preziosa, sono preziose le discussioni tra opinioni diverse. Ma le liti esasperate creano sfiducia, contribuiscono insieme ad altri fattori ad alimentare sfiducia e allontanano dalla partecipazione i cittadini, e senza un'adeguata partecipazione e coinvolgimento dei cittadini la democrazia si impoverisce molto.
Credo che avremo bisogno di recepire, nel nostro Paese, un po' dell'armonia collettiva che abbiamo oggi ricevuto da questa splendida Orchestra ; credo che una simile armonia andrebbe auspicata anche in ambito internazionale. Nel mondo vi sono minacce nuove che spaventano, fenomeni che allarmano : il terrorismo fondamentalista, le ondate migratorie incontrollate, l'inquinamento globale, la mancanza di qualità della vita. Sono sfide che nessun paese può affrontare e risolvere da solo. L'isolamento, la solitudine provocano spesso paura ed egoismo e conducono a sconfitte. Occorre anche lì più solidarietà, più collaborazione, una politica di ampia collaborazione. L'Italia, partecipe della comunità internazionale - ricorrono sessant'anni dal nostro ingresso nell'Onu - l'Italia, membro convinto dell'Unione europea, persegue queste finalità, promuove questi comportamenti, questi atteggiamenti di collaborazione. L'Italia - mi rivolgo ai miei concittadini - è un grande Paese, con tante energie vitali e positive, in ripresa. Per dar loro modo di esprimersi compiutamente occorre trasmettere fiducia e occorre, è necessario, più affiatamento. Ne è una manifestazione l'Expo di Milano dove contribuiscono la nostra creatività italiana e i bellissimi padiglioni di tanti Paesi i cui Ambasciatori sono qui questa sera.
In definitiva, Maestro, mi sembra che seguendo il filo del suo concerto quel che occorre è più coesione, maggiore solidarietà, e questo credo sia il messaggio del 2 giugno.
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