Pericolo in via d'Enghien. L'acqua fa 'scoppiare' un armadio elettrico incassato nel muro ad altezza d'uomo

"Siamo certi che quei cavi possono passare da lì?" I residenti vogliono essere rassicurati dall'Ufficio Tecnico Comunale

"Abbiamo sentito prima uno scoppio forte e poi altri di minore intensità e ci siamo precipitati fuori". A raccontare è Mimino Dolce, titolare della polleria che sta proprio all'angolo fra via Orsini e corso 'D'Enghien. L'armadio dell'Enel da cui provenivano i crepitii è installato proprio su uno dei lati del suo locale. Erano passate da poco le ore 17:30 di ieri. Il temporale che si era abbattuto su Galatina era appena passato e sembrava che fosse tutto finito quando, invece, in tutto il comparto del centro storico che va dalla Basilica di Santa Caterina alla Chiesa di San Luigi è mancata l'energia elettrica.
"Ho visto improvvisamente uscire del fumo bianco nella direzione del semaforo su via Sogliano -dice Cristian Caloro, del Bar della Basilica- mi sono precipitato a vedere di che cosa si trattasse. Da quella portella di ferro si susseguivano gli scoppiettii. Poi sono arrivati i tecnici dell'Enel".
Da una prima ricostruzione sembra che la grande quantità d'acqua che è scivolata lungo i muri (a distanza di qualche metro sulla sinistra è  ancora visibile un tratto dell'antica cinta muraria cinquecentesca) sia penetrata all'interno dell'armadio incassato protetto da una portella di ferro provocando un corto circuito su una delle tre fasi. Gli uomini dell Servizio Guasti dell'Enel hanno lavorato alacremente e, nel giro di poco più di un'ora, hanno ridato energia elettrica al quartiere.
Rimangono ora alcuni quesiti a cui dovrà rispondere l'Ufficio Tecnico comunale. Il tipo di incidente accaduto ha messo in evidenza un potenziale pericolo in quell'angolo, fra l'edicola e la polleria, molto frequentato da passanti anche perché situato proprio dietro al semaforo.
"Siamo certi che la costruzione di quel 'raccordo' fra linee a 380V sia realizzato secondo tutte le norme di sicurezza?
" -era questa la domanda che tutti ieri si facevano.

Martedì, 9 Luglio, 2013 - 00:07

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