Anche quest’anno il Liceo Artistico “Pietro Colonna” (già Istituto d'Arte "Gioacchino Toma") ha partecipato al Concorso Nazionale di scrittura creativa bandito dal Liceo Scientifico e Linguistico “Federico II” di Altamura con esiti ancor più lusinghieri di quelli conseguiti nella precedente edizione. Infatti a Virginia Prontera della classe IV C è stato assegnato il primo premio e Gabriele My della V C  ha ricevuto una menzione speciale.
Il tema “Migranti” su cui sono stati invitati a riflettere i concorrenti ha coinvolto un gran numero di alunni che si sono cimentati con entusiasmo. "Ho caldeggiato la partecipazione al concorso -afferma Maria Rita Meleleo, dirigente dell'IISS Colonna- perché era in linea con i principali obiettivi del Piano Triennale dell’Offerta Formativa dell’Istituto; esso prevede infatti per gli studenti il raggiungimento di raffinati livelli di competenze fra cui appunto la scrittura creativa combinata con la “brevitas” e con l’uso delle moderne tecnologie a supporto della didattica".
Il 22 aprile scorso si è svolta la cerimonia di premiazione presso la Biblioteca del Liceo promotore dell'iniziativa. Erano presenti varie scuole italiane tra cui il Liceo Artistico galatinese rappresentato dagli allievi premiati e da Lilia Cafaro, docente di Lettere e referente del concorso.
Giovanna Cancellara, dirigente del “Federico II, si è congratulata con i vincitori che hanno ricevuto anche il plauso della loro dirigente.

Di seguito i tweet di Virginia Prontera e di Gabriele My con le motivazioni dei premi assegnati:

PRIMO POSTO
Virginia Prontera, classe IV C, Istituto di Istruzione Superiore “P. Colonna” – Liceo Artistico - Galatina (LE)
Tweet: “La barca sussulta; il mio cuore migrante spera di approdare sull’irraggiungibile sponda; ma Itaca è lontana e l’onda non si placa”.

MOTIVAZIONE: Esposto in prima persona e coniugato al presente, il tweet combina brillantemente e sapientemente il tono solenne ed evocativo dell’epica con quello della più cruda cronaca giornalistica. Attraverso una sintassi limpida ed ordinata, l’alunna fa un chiaro riferimento alla patria agognata e sospirata dall’eroe omerico, che non è più luogo metaforico e assoluto del “desiderio del ritorno”, ma si carica di tutte le dolorose e tragiche valenze della contingenza storica, dell’hic et nunc delle stragi dei migranti in mare, alla ricerca non più della propria terra natia, ma di un luogo altro in cui vivere, sperare, morire. Itaca, allora, diventa solo uno specchio verso cui tendere poiché, in realtà, la vera patria oggetto di nostalgia è quella che ci si lascia dietro, non quella che si è costretti a sperare di raggiungere.

MENZIONE SPECIALE DI MERITO
Gabriele My, classe V C, Istituto di Istruzione Superiore “P. Colonna” – Liceo Artistico - Galatina (LE)
Tweet: “Fuggo da mani avide che armano le mie: non voglio più essere docile strumento di morte. Miraggio di vita, il viaggio”.

MOTIVAZIONE: La voce dell’io narrante esprime, attraverso l’uso perentorio dei verbi al presente, la volontà pervicace di cambiare la propria esistenza. Il protagonista si ribella ad un sistema perverso e manipolatorio, tentando il viaggio come unica strada verso la libertà e la vita. Ne consegue una triste e amara riflessione sulla realtà disumana cui è piegata l’esistenza di gente disperata.