Parco commerciale. Ripartire da zero ma con le carte giuste!
“Cinquanta persone, alle 11 di mattina sulla complanare della statale 101 e, per qualche minuto, anche sulla stessa Lecce-Gallipoli nei pressi di Collemeto, non sono un risultato da poco”. Carlo Gervasi è soddisfatto di come è andato il sit-in organizzato la sera prima in fretta e furia ma lo è ancora di più per come si è, poi, svolta, ieri, la conferenza stampa allo Chalet delle Rose con la partecipazione (“non a sorpresa ma attesa!”) di Sandra Antonica. E’ piuttosto amareggiato, invece, “perché il Sindaco ha aspettato oggi per dire chiaramente che l’Amministrazione di Galatina vuole il centro commerciale in Contrada Cascioni”.
In effetti, Cosimo Montagna, nell’incontro con i giornalisti a Palazzo Orsini, fatto alle due del pomeriggio per attendere il ritorno da Bari di Andrea Coccioli e Alberto Russi, gli assessori delegati a rappresentare Galatina nella conferenza dei servizi convocata per decidere sul ‘megaparco’ in Contrada Cascioni, è stato molto chiaro quasi didascalico. Ha prima bacchettato Cesare Barrotta per alcune affermazioni fatte nell’intervista rilasciata a galatina.it. “Non abbiamo mai preso in giro nessuno e tantomeno cacciato qualcuno anzi abbiamo con i fatti manifestato grande interesse per il parco commerciale –ha affermato il Sindaco- ho anche chiesto al professore Patroni Griffi dell’Università di Bari di assisterci nel rapporto con la Pantacom. I fatti dicono, secondo Montagna, che è l’azienda ad aver risposto picche a tutte le richieste di documenti e chiarimenti avanzati dal Comune (“li abbiamo attesi inutilmente fino al 18 gennaio”).
Una situazione analoga si è verificata, a quanto racconta Andrea Coccioli, ieri a Bari. “La documentazione presentata dalla Pantacom non può essere definita un progetto e non lo dico io ma lo ha ribadito la Regione in conferenza dei servizi –afferma l’assessore ai lavori pubblici. Nessuna risposta è arrivata alle nostre richieste e sollecitazioni in relazione agli interventi di pubblica utilità”. Paradossalmente Coccioli afferma che sembrerebbe che Pantacom non abbia interesse a costruire il centro commerciale contrariamente a quanto, invece, vuole, con i fatti, l’Amministrazione. “In conferenza dei servizi ci guardavamo stupiti tutti quanti, a partire dal presidente, perché non sapevamo di cosa parlare. Non avevamo davanti un progetto ma il nulla e se anche avessimo portato la delibera della Giunta non sarebbe servita a niente perché non c’erano proprio elaborati su cui discutere”.
“Noi non vendiamo, né compriamo fumo né tantomeno cacciamo qualcuno” –ribadisce il Sindaco.
“Il dottor Trambace, presidente della conferenza –dice Alberto Russi- ha rilevato immediatamente la completa ‘improcedibilità’ della domanda e, data la situazione, l’impossibilità di integrazione della stessa. In sostanza non si può integrare una cosa che non esiste. Non era presente la Provincia e c’erano i rappresentanti di categoria (Confesercenti, Confcommercio, etc.). In ogni caso l’Ufficio urbanistica della Regione ha espresso parere negativo scrivendo che “la domanda è stata presentata in maniera non conforme al regolamento regionale”.
Che cosa succederà ora? La Pantacom (o chiunque abbia interesse) potrà ripresentare la domanda dal primo aprile al trenta di aprile prossimi. “L’importante è che il progetto venga fatto in maniera corretta –ha ribadito in conclusione il Sindaco- fondandolo sui tre pilastri a cui noi teniamo: la ricaduta di pubblica utilità, lo studio socio-economico sulla ricaduta occupazionale ed il tipo merceologico di intervento”.
“Qui non c’è né un re tentenna né un re santo –aveva detto in precedenza Cosimo Montagna- se mai c’è un re saggio che prima di decidere vuole vederci chiaro. E non ci sono né prigionieri né carcerieri. Rifondazione comunista ha il diritto di confrontarsi con la coalizione ma rispetterà la maggioranza”.
Se dovesse avere qualche problema il sindaco potrà sempre contare sul voto di Carlo Gervasi. “Sono pronto a votare con la maggioranza se sceglierà di far realizzare il parco commerciale" –aveva dichiarato intorno alle 12:40 l’avvocato.
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