Papa Francesco ricorda Giovanni XXIII a 50 anni dalla morte
Il 3 giugno 1963 moriva Angelo Giuseppe Roncalli, detto il Papa Buono, dopo cinque anni di un Pontificato che attuò storiche riforme nella Chiesa. Colui che doveva essere un papa di transizione, eletto dopo tre giorni di conclave, "seppe ringiovanire la Chiesa e riprendere il dialogo con il mondo moderno con affettuosa fiducia", come affermò Giovanni Paolo II nel proclamarlo Beato, nel settembre 2000.
Anche se Giovanni XXIII non arrivò a vedere i molti frutti dei cambiamenti da lui proposti, tali cambiamenti trasformarono profondamente la Chiesa cattolica. Giovanni XXIII si adoperò per portare la pace nel mondo in particolare con la sua Enciclica "Pacem in Terris" (1963); rivoluzionò la Chiesa convocando il Concilio Vaticano II, per modernizzare e adeguare la Chiesa al suo tempo e riformò la Messa facendo adottare la lingua locale e non più il latino.
I cinque anni del suo Pontificato lasciarono una forte impronta ed ancora oggi, come lui stesso affermò, il Vaticano II continua ad aprire "le porte e le finestre perché entri aria fresca", una frase attualmente spesso ripresa e commentata dopo l'elezione di Papa Bergoglio che la stampa internazionale ha definito come il nuovo Roncalli.
Papa Francesco ha ricevuto ieri, nella Basilica di San Pietro, duemila pellegrini della Diocesi di Bergamo (Italia), giunti a Roma per ricordare il loro compatriota Beato Giovanni XXIII che seppe conquistare l'affetto e la stima dei fedeli grazie al suo carattere mite, cordiale e semplice.
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