Paolo De Vizzi verso il nuovo record di permanenza sott'acqua

La mitica fontanina, la “cap de fir”, autentico totem dell’Acquedotto Pugliese, fa bella mostra di sé, sui fondali di Santa Caterina di Nardò, accanto a Paolo De Vizzi, impegnato, dalle 19 dell'8 settembre, nel tentativo di stabilire il nuovo record mondiale assoluto di permanenza subacquea con erogatori.
Protagonista già di foto e video, diffusi in vari servizi giornalistici e sui social, che seguono l’appassionante impresa dell’atleta tarantino, la fontanina, ancorata ai fondali della marina leccese, simboleggia l’impegno di Acquedotto Pugliese, tra le maggiori aziende di servizi idrici in Europa, a sostegno dell’iniziativa.
Acquedotto Pugliese garantisce, infatti, il fabbisogno idrico di Paolo De Vizzi durante l’immersione, insieme a quello dell’intero staff tecnico.
L’acqua distribuita dall’Acquedotto Pugliese protagonista, dunque, dell’impresa. "Un’acqua sana e di qualità -affermano in Aqp- assicurata da attenti controlli condotti più volte al giorno, in più punti del territorio, grazie al prelievo e alle analisi di campioni dalle sorgenti, dai potabilizzatori, dai pozzi, dalle fontane pubbliche. I 10 laboratori di analisi di AQP monitorano oltre 390 mila parametri chimici e microbiologici all’anno. Alcuni principali indicatori di potabilità sono controllati in tempo reale attraverso un sistema di telecontrollo. La purezza dell’acqua è, inoltre, garantita da ulteriori stazioni di disinfezione complementari, posizionate sui principali nodi della rete".

Il tentativo di record, in corso, vede protagonista il giovane De Vizzi, originario di Manduria, affetto da una grave menomazione degli arti inferiori, proteso a superare l’attuale limite di permanenza sott’acqua, fissato in 50 ore.
Come nasce questa singolare performance? Le ragioni sono da collegare all’altrettanto singolare storia del giovane atleta, originario di Manduria, vittima nel 1992, appena ventiduenne, di un drammatico incidente stradale che lo costrinse su una sedia a rotelle. Grazie alle cure di un centro specialistico di Imola, Paolo, riesce a recuperare la voglia di vivere e, da grande appassionato del mare, il desiderio di immergersi. Eccolo, allora, pronto a conseguire l’Open Water, il suo primo brevetto subacqueo. Immersione dopo immersione, Paolo, che nel frattempo ha costituito l’Associazione “Un mare senza limiti”, matura il desiderio di raggiungere fondali sempre più profondi e nel giugno 2011 si spinge sino a 62 mt e 30 cm sotto il livello del mare, stabilendo un primato per disabili.

Oltre che dalla profondità, Paolo è affascinato dall’idea di restare il più possibile sott’acqua. Nel giugno 2013 la nuova sfida: il giovane si tuffa nel mare pugliese per stabilire il nuovo record di permanenza sott’acqua per normodotati, pari a 32 ore, stabilito nel 2007 in Sicilia. Impresa riuscita anche stavolta: riemerge dopo 34 ore e 30 minuti, superando, tra l’altro, gravi problemi legati all’ipotermia.
E siamo ai giorni nostri. Paolo è affiancato, nel tentativo di stabilire il nuovo record, da una folta equipe di tecnici e specialisti: uno staff di 165 subacquei, tra cui i componenti di un team medico proveniente dall’università di Lugano, che ha il compito di monitorare, minuto per minuto, la performance dell’atleta pugliese.
Appassionati di immersione e visitatori della Fiera del levante di Bari, potranno seguire l’evento in diretta streaming nel Padiglione 170, che ospita l’Acquedotto Pugliese, a partire da sabato 10 settembre.

Sabato, 10 Settembre, 2016 - 00:05

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