Pane e olio d'oliva, un ritorno al passato per vivere meglio

Caro Dino,una nuova ricerca, a conferma delle virtù salutistiche della dieta mediterranea, centrata su un consumo"povero ma buono" tipicamente italiano: la 'scarpetta' pane e olio.Tempo fa, in compagnia di amici ho riscoperto con entusiasmo questo modo di gustare e di deliziare il palato con il  pane di grano duro e l'olio d'oliva. E proprio lo stupore di tale bontà mi ha portato a cercare nel mondo gli esperimenti ed eventuali benefici oltre che gustativi anche quelli salutistici, che questo modo d'intrattenersi con amici e parenti a tavola può ottenere.
Secondo una ricerca condotta dalla Glasgow University il pane e l'olio d'oliva portano benefici al cuore e al colesterolo. A testimonianza di tale scoperta la pubblicazione, da parte dei ricercatori, dello studio su  American Journal of Clinical Nutrition, aggiungendo di più: il consumo moderato, ma regolare, di pane di grano duro e olio d'oliva si mostrano soprattutto a livello cardiaco.
Con 20 millilitri di condimento  vegetale al giorno, infatti, i 69 partecipanti, uomini e donne, hanno ricevuto un miglioramento dei marker biologici legati al rischio d'infarto. L'olio d'oliva favorisce l'aumento del colesterolo buono, inoltre gli acidi omega-6 contenuto nel succo estratto dalle olive, fluidificano il sangue riducendo le probabilità delle formazioni di trombi nelle arterie e riducono lo stato infiammatorio della parete delle arterie causata da molti agenti inquinanti, come il fumo di sigaretta e le particelle nocive presenti nell'atmosfera che respiriamo.
Anche il pane di grano duro, ricco di fibre, contribuisce se consumato con moderazione, 80 grammi giornalieri, a bruciare i grassi in eccesso dell'organismo( 80 grammi di pane in assenza di altri carboidrati, pasta, patate ecc.).
Bisognerebbe, ogni volta, ricordare il modo e le abitudini alimentari delle generazioni precedenti, fondamentali per vivere una vita più sana e semplice. Proprio la cucina contadina,  che un tempo era il pilastro dell'alimentazione, può far riscoprire sapori e sobrietà, elementi primari della saggezza dei nostri nonni, che noi, purtroppo, abbiamo dimenticato.

Mercoledì, 18 Marzo, 2015 - 00:05