Otranto. La processione delle domenica delle Palme

Nella spianata accanto alla Chiesa di Sant'Antonio, all'ingresso di Otranto, è tutto un brulicare di rami d'ulivo. Sono pochissimi i fedeli che agitano foglie di palma. "Ho diviso la mia terra fra i miei figli" -dice un uomo, mentre saluta un amico. Le mani callose stringono un grosso ramo d'ulivo. L'altare è stato preparato sotto 'la grotta di Lourdes'. Arriva l'arcivescovo. Donato Negro accarezza i bambini. Sorride. Benedice ed incensa l'altare. Paolo, giovane diacono, annuncia il Vangelo della Domenica delle Palme. "Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso Bètfage, verso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due discepoli, dicendo loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito troverete un’asina, legata, e con essa un puledro. Slegateli e conduceteli da me. E se qualcuno vi dirà qualcosa, rispondete: “Il Signore ne ha bisogno, ma li rimanderà indietro subito”». Ora questo avvenne perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: «Dite alla figlia di Sion: “Ecco, a te viene il tuo re, mite, seduto su un’asina e su un puledro, figlio di una bestia da soma”».
I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesù: condussero l’asina e il puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a sedere. La folla, numerosissima, stese i propri mantelli sulla strada, mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla strada. La folla che lo precedeva e quella che lo seguiva, gridava: «Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli!» (Mt 21,1-11).
Mentre egli entrava in Gerusalemme, tutta la città fu presa da agitazione e diceva: «Chi è costui?». E la folla rispondeva: «Questi è il profeta Gesù, da Nàzaret di Galilea»."
La processione si snoda fino alla Basilica passando per la Porta Alfonsina. Le campane suonano a stormo. La Messa comincia. Il Vangelo è la 'Passione di Cristo' secondo Luca.

Domenica, 24 Marzo, 2013 - 18:32

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