Ospedale di Galatina. "Sel, per anni bella addormentata, si è svegliata dopo il bacio del principe?"

Antonio Galati, "consigliere regionale, amico di Vendola, controlli se le delibere di Valdo Mellone sul Santa Caterina Novella rispettano i regolamenti regionali"

Il comunicato di Sel sull’ospedale di Galatina  mi richiama in mente la fiaba della  “bella addormentata” che dopo essere per anni caduta in un sonno profondo improvvisamente si è svegliata, baciata  dal suo Principe. Sarebbe molto facile replicare, chiedendo, dove stavano costoro  negli anni dal 2005 ai giorni nostri quando sono state organizzate decine e decine di assemblee di dipendenti, di cittadini, di comitati spontanei, di incontri sindacali e istituzionali al fine di salvaguardare un prezioso bene comune quale è appunto l’ospedale di Galatina. L’ultimo degli incontri risale ad alcuni mesi fa svoltosi in sala consiliare attraverso la forma dell’assemblea pubblica alla presenza dell’allora assessore regionale alla sanità Attolini, dell’allora vicepresidente alla Regione  Loredana Capone, del Direttore Generale Valdo Mellone: in esso venivano affrontate con forza e determinazione le criticità del nosocomio galatinese ottenendo risposte sia in termini di rafforzamento delle risorse umane sia in termini di programmazione sanitaria.
L’ultimo riordino ospedaliero regionale con l’approvazione del regolamento n.36 del 28-12-2012  recepiva in pieno questo indirizzo. Una ricerca affannosa di spazio politico  quasi a recuperare il tempo perduto: sembra questo il significato del documento di Sel. Ma procediamo per ordine cronologico, perché ritengo che ognuno sia la memoria storica di se stesso.
Solo per la cronaca vorrei ricordare che, nel marzo del 2005,  in piena attuazione del piano Fitto che prevedeva la soppressione di ben cinque reparti, in un clima certamente non favorevole fui uno dei pochi ad accompagnare Nichi Vendola, allora candidato alla Regione e non ancora Presidente,  a visitare l’ospedale di Galatina per  rendersi conto delle sue criticità. Altro che silenzio. Dove stavano costoro che oggi piangono lacrime amare per  le sorti dell’ospedale?
Vorrei ricordare a costoro che  una settimana dopo il mio insediamento a Sindaco di Galatina e precisamente il 7 giugno 2012  andai a presidiare per una intera giornata gli uffici della Regione Puglia per salvare il punto nascita  del nostro Ospedale, operazione non certo facile e scontata ma alla fine il nostro impegno è stato premiato in quanto la delibera di giunta regionale fece proprie le nostre ragioni anche alla luce dei dati di produttività prodotti.
Successivamente anche in esecuzione del nuovo piano regionale di  riordino ospedaliero si è provveduto al  trasferimento di Geriatria da Nardò a Galatina  e di Pneumologia da San Cesario a Galatina: due obiettivi importanti raggiunti.
Certo molte sono le criticità che abbiamo più volte denunciato  e che vanno dalle carenze croniche di personale all’adeguamento strutturale e tecnologico. A tal proposito voglio solo ricordare una battaglia intrapresa, prima dell’estate, insieme a tutti i Sindaci del distretto per salvare il Centro trasfusionale del nostro Ospedale che, per la grave carenza di personale medico rischiava la sua trasformazione da h 24 ad h 6 (apertura solo antimeridiana). La stampa e i siti hanno dato ampia divulgazione in merito.
Anche riguardo alla struttura semplice di Urologia ci siamo adoperati perché la stessa continuasse ad essere operativa in ragione del fatto che nel nostro presidio esiste la branca di Nefrologia  che è complementare alla stessa. In questo senso la Direzione Generale ha provveduto ad attivare una collaborazione continuativa con l’Urologia di Copertino. È evidente che, essendo l’Urologia di Galatina una struttura semplice (è stata soppressa come unità complessa nel 2005 dal piano Fitto) ha necessità di essere funzionalmente ed organizzativamente collegata con una struttura complessa.
Lo stesso vale per l’Oculistica. Forse qualcuno prima di parlare dovrebbe imparare a documentarsi.
Con riferimento alle delibere del D.G  n. 1695 e 1696 dell’11 ottobre 2013 avente come oggetto rispettivamente la riorganizzazione funzionale UU.OO  di Pediatria e di Chirurgia nei presidi di Galatina e Copertino, credo che siano in contrasto con la programmazione regionale relativa al riordino della rete ospedaliera che con il regolamento n. 36 del 28-12-2012  istituisce 24 posti letto di Chirurgia generale assegnandole il ruolo di struttura complessa autonoma, con relativo dirigente di secondo livello.
Lo stesso discorso vale per la Pediatria. A tal  proposito  in data 25 giugno 2013 con prot. 7293 l’assessore regionale alla Sanità Elena Gentile  ha indirizzato a tutti i Direttori Generali una nota diffidandoli “dal proseguire con l’adozione di atti che non derivino direttamente dalle procedure di riordino della rete ospedaliera e dall’applicazione dei regolamenti regionali 26 e 27 del 2012”.
Chi è preposto al controllo, se non la Regione, sui deliberati della direzioni delle Asl? Allora  i consiglieri regionali che hanno a cuore le sorti dell’ospedale di Galatina  si attivino per verificare la compatibilità delle delibere in oggetto con la programmazione regionale. Anche Sel ha la sua rappresentanza istituzionale e quindi si adoperi in tale direzione.
Per quanto ci riguarda continueremo nel nostro impegno così come abbiamo sempre fatto evitando strumentalizzazioni  che alla fine si ribaltano contro chi incautamente e forse senza neppure rendersi conto le produce.

 

Domenica, 13 Ottobre, 2013 - 00:07