Operazione Mare Sicuro, cambia il comandante
Venerdì 28 dicembre, alle ore 11.00, a bordo della Fregata Europea Multi Missione Carabiniere, ormeggiata nella Stazione Navale Mar Grande di Taranto, si svolgerà la cerimonia di avvicendamento al comando tattico dell’Operazione Mare Sicuro (OMS). Alla presenza del Comandante in Capo della Squadra Navale, ammiraglio di squadra Donato Marzano, il contrammiraglio Flavio Biaggi, Comandante della Terza Divisione Navale, passerà il testimone all’ammiraglio di divisione Aurelio De Carolis, Comandante della Seconda Divisione Navale e, contestualmente, la Fregata Europea Multi Missione Alpino assumerà il compito di unità di bandiera dell'operazione. Dal 13 novembre 2018 l’ammiraglio Biaggi ha gestito le operazioni del dispositivo aeronavale che opera a tutela degli interessi nazionali per la protezione delle linee di comunicazione, dei natanti commerciali, delle piattaforme off-shore nazionali e per il contrasto ai traffici illeciti e deterrenza nei confronti di organizzazioni criminali. Durante il suo impegno nel dispositivo, la fregata Carabiniere, sede del comando di OMS, ha condotto anche operazioni di law enforcement congiuntamente ad una unità della Guardia di Finanza, nei confronti di un motopesca sospettato di favorire l’immigrazione clandestina agendo come “nave madre”. Lo scorso 22 novembre, infatti, la nave della Marina Militare è intervenuta per impedire che il motopesca sospetto entrasse nelle acque territoriali libiche, conducendo poi, con un team di fucilieri della Brigata Marina San Marco, attività ispettiva congiuntamente al personale della Guardia di Finanza.
L’Operazione Mare Sicuro continua anche durante le festività natalizie ad assicurare attività di presenza e sorveglianza fondamentali per la sicurezza marittima del Mediterraneo centrale.
L’Operazione Mare Sicuro, avviata il 12 marzo 2015 a seguito dell’evolversi della crisi libica, prevede il dispiegamento di un dispositivo aeronavale per garantire attività di presenza, sorveglianza e sicurezza marittima nel Mediterraneo centrale e nello Stretto di Sicilia, in applicazione della legislazione nazionale e degli accordi internazionali vigenti. Con la delibera del Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2017, dal 1 gennaio 2018, i compiti della missione sono stati ampliati a ricomprendere le attività di supporto e di sostegno alla Guardia Costiera e alla Marina Militare libiche per il contrasto dell’immigrazione illegale e del traffico di esseri umani. Sono assegnati all’Operazione fino a 6 mezzi navali (dal DM2018 “con l'impiego di 6 mezzi navali, di cui uno dedicato all’assistenza tecnica della Marina/Guardia Costiera libica e di 5 mezzi aerei”), impiegati prevalentemente nelle attività di presenza e sorveglianza in Mediterraneo centrale, ed un’Unità navale ausiliaria impiegata per il supporto alla Guardia Costiera e Marina Militare libiche. Le unità d’altura incluse nel dispositivo aeronavale operano in un'area di mare di circa 160.000 km quadrati, situata nel Mediterraneo centrale, che si estende al di fuori dalle acque territoriali di stati terzi ed è delimitata a sud dal limite delle acque territoriali libiche, mentre l’unità ausiliaria opera prevalentemente rimanendo ormeggiata in porto a Tripoli.
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