A onor del vero

Leggo con sorpresa e rammarico le lettere sui giornali del vice-sindaco e assessore della giunta Montagna che criticano il grande lavoro svolto da questa amministrazione. Certo, tanto altro si poteva fare e si può ancora fare, ma suonano come una campana stonata le dichiarazioni pubbliche di persone che hanno condiviso tutto il lavoro che si è svolto o si è cercato di svolgere in questi anni. Durante la mia permanenza in Giunta (da giugno 2012 a gennaio 2016), si è lavorato condividendo i problemi e discutendone costruttivamente al fine di risolvere le tante criticità che mensilmente emergevano. Tanti i problemi ereditati dal passato fatto di politica e di politici diversi, di dirigenti e personale amministrativo che tanto hanno dato alla Città ma che si lasciano dietro cose non fatte o tralasciate e che bisogna necessariamente, a un certo punto, decidere di risolvere.
Bene, questa amministrazione ha deciso di risolvere tante pendenze e lasciti poco virtuosi. Si è avuto il coraggio di affrontare tante sofferenze amministrative che gravavano e purtroppo ancora gravano sulla comunità.
Certamente il cammino è lungo e per portarlo a compimento serve ancora tempo. Quattro anni di amministrazione sono serviti a tracciare il giusto solco per risollevare il Comune. Tante opere pubbliche sono state terminate, opere pubbliche quali la riqualificazione di Corso Porta Luce, la riqualificazione di via Giuseppina del ponte e lo splendido angolo di via Cafaro accanto alla chiesa dell’Immacolata da sempre in abbandono.
Aabbiamo compartecipato alla realizzazione della tangenziale sud ovest, ormai zona di svago e di esercizio fisico per tanti galatinesi, la riqualificazione dell’ingresso ovest alla Città (via per Galatone), la nuova Palestra sportiva, la realizzazione del Centro polivalente, il completamento dell’asilo di Viale Don Bosco.
Abbiamo reso utilizzabile il giardino adiacente la scuola di Noha utilizzato dai ragazzi come orto didattico, abbiamo riqualificato la zona adiacente alle case popolari di Noha ridando dignità agli spazi comuni esterni. 
Si è data finalmente nuova vita al cuore culturale della Città, ristrutturando il Cine-Teatro Storico Cavallino Bianco, edificio lasciato per anni in completo abbandono, siamo intervenuti sul bellissimo museo Cavoti ristrutturando gli ambienti e ridefinendo gli spazi espositivi, abbiamo ristrutturato il piano terra di Palazzo Orsini che ospiterà la casa del turista, si è risolto l’annoso problema degli allagamenti nel Rione Italia intervenendo sul potenziamento della fognatura bianca, si è riqualificato il parco giochi di Piazza Fedele con la costruzione di un piccolo anfiteatro.
Siamo intervenuti su tantissime strade dissestate rifacendo completamente il tappetino stradale, siamo intervenuti in modo massiccio su tutte le scuole riportandole ad un buon grado di decoro e di vivibilità. E’ in corso di ristrutturazione l’ex Convento Santa Chiara e la riqualificazione di parte del Basolato del centro antico.
E’ stato possibile completare tutte le opere pubbliche perché è stata sviluppata una importante sinergia tra la direzione Lavori Pubblici e l’Ufficio Ragioneria del Comune di Galatina facendo intervenire più volte l’Assessore De Donatis nelle scelte e nelle decisioni strategiche.
Tuttavia, insieme alle numerose e indispensabili opere infrastrutturali, eravamo coscienti della necessità di intervenire per risolvere le molteplici criticità del bilancio del Comune di Galatina, criticità rinvenenti dal passato, ma che oggi, alla luce anche delle nuove disposizioni in materia di armonizzazione contabile non è più possibile ignorare. Già dal 2013, l’assessore al bilancio, dott. Mario De Donatis, ha cominciato il lavoro di risanamento del bilancio chiedendo a tutti gli assessori di ridefinire la spesa e di arrivare ad una spending review capace di condurci all’equilibrio di bilancio.
Le criticità riguardanti la TARI (crediti inesigibili), la difficoltà alla riscossione dei ruoli coattivi affidati ad Equitalia e i diversi debiti fuori bilancio emersi sono stati sul tavolo della giunta e tutti eravamo pronti a contribuire e fare squadra per risolvere tutti i problemi. Operazione complessa e impegnativa a cui nessuno si è tirato dietro.
Quando la nave attraversa una tempesta non si abbandona il timone, ma “il più delle volte bisogna scegliere tra una cattiva soluzione e una pessima, cercando di scampare alla tragica”.(cit.)

 

Giovedì, 28 Luglio, 2016 - 07:06