Omaggio ad Aldo Vallone a dieci anni dalla scomparsa
"E' un'opera espressionista che coglie alcune intense espressioni di mio padre ed è stata realizzata a memoria da Nello Sisinni, architetto e pittore molto affezionato a papà". Giancarlo Vallone descrive così la testa in bronzo, posta sul monumento ad Aldo Vallone che, il 14 alle ore 15:30, verrà inaugurato nell'omonima piazza di Galatina. A dieci anni dalla scomparsa, la sua città natale ricorda l'illustre dantista anche con un convegno che si svolgerà, a partire dalle ore 16:30, nel Palazzo della Cultura e sarà presieduto da Pasquale Sabbatino, allievo di Aldo Vallone e professore dell'Università di Napoli "Federico II".
Carlo Alberto Augieri, filologo dell'Università del Salento, relazionerà sul tema: "L'uniformità è la superficie, l'inquietitudine è la sostanza: Vallone e la letteratura meridionale come 'messa in opera' generativa di immagini e stili".
Luigi Scorrano parlerà della "Storia della letteratura meridionale nell'opera di Aldo Vallone". Infine Francesco Luceri illustrerà "Gli studi di Aldo Vallone su Pietro Siciliani".
Il monumento eretto in quella raccolta piazzetta, racchiusa fra via Baldari e via San Gabriele, è stato realizzato anche con l'apporto di due ditte private. Nuova Marmo Arredo, oltre a fornire i marmi, li ha anche messi in opera ed ha montato la scultura. La fusione, al momento stesso di intitolazione della piazzetta, fu commissionata e pagata dalla giunta Garrisi (fortemente voluta da Gino Rossetti, vicesindaco, e da Giogio Lo Bue consigliere di minoranza) alla fonderia Perseo di Trepuzzi, che l'ha tenuta in deposito, fino all'anno scorso, quando è approdata a Galatina ad iniziativa di Marcella Biancorosso, consigliere comunale. (Le foto di Enrico Surdo fanno vedere alcune fasi del lavoro.)
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